errandelle: “Quel disastro targato politici”
CASERTA-Mi fa tenerezza vedere politici radunarsi per chiedere la bonifica di Ferrandelle. Le bonifiche, tante volte promesse, non arriveranno mai, o forse fra un ventennio. 43 milioni

CASERTA-Mi fa tenerezza vedere politici radunarsi per chiedere la bonifica di Ferrandelle. Le bonifiche, tante volte promesse, non arriveranno mai, o forse fra un ventennio. 43 milioni di euro durante la giunta Bassolino sono andati in fumo. Servivano per bonificare, ma non si sa cosa abbiano bonificato. Boh?
Nel 2008 in località Ferrandelle è stata realizzata dal Commissariato di Governo, non senza l’opposizione della popolazione e dell’amministrazione, la discarica Ferrandelle, un sito provvisorio da 500 000 tonnellate di rifiuti attrezzato per consentire la rimozione dei rifiuti giacenti nelle strade della Campania a seguito dell’ennesima emergenza rifiuti dell’era Bassolino. L’area, estesa su circa 60 ettari, era stata in gran parte confiscata qualche anno prima ed era destinata ad ospitare una fattoria della legalità. Ferrandelle doveva ospitare: 350mila tonnellate nel piano del commissario Gianni De Gennaro, 120mila invece per le richieste della gente del luogo. Quotidianamente, nel sito venivano sversati 1000 tonnellate al giorno. Da qui si determinò la catastrofe Ferrandelle, che ospitava più di quello che doveva ospitare. Le bonifiche per Ferrandelle, ma non solo, anche bonifiche per i sei milioni di eco-balle messe tra i territori di Giugliano e Villa Literno dal centrosinistra che guidava la regione Campania, o come le varie discariche di Giugliano, tante volte è stato chiesto di bonificare ma mai è avvenuto, eppure i soldi venivano stanziati, forse per questo si spiega l’inchiesta sui 43 milioni di euro di cui si cerca di capire l’effettiva destinazione.
È chiaro che adesso ci troviamo a ridosso della campagna elettorale per le politiche del 2013, e quindi i rifiuti diventano ancora una volta materia di campagna elettorale, come lo è il lavoro strumento appetitoso di elezioni. Ma i cittadini intelligenti, e spero ci siano in Campania, riescano per una volta a girare le spalle ai vecchi politici e i suoi seguaci. Il lavoro era il succulento piacere argomentato più volte durante le elezioni dalla vecchia Democrazia Cristiana e dal Partito Comunista Italiano, che insieme hanno riempito di “menzogne” chi aspirava ad un lavoro sicuro. Poi a sommarsi al lavoro è venuto l’argomento rifiuti, che oggi, nel 2012, diventa di nuovo pretesto speciale per illudere ancora chi attende di vivere in terre liberate dalle ingiustizie compiute dai politici di ieri e di oggi. Tralasciando il discorso lavoro che per anni è stato il piacere dell’era del clientelismo e assistenzialismo del terzetto DC-PCI- PSI, le bonifiche serie non sono state mai effettuate. Le bonifiche vanno fatte con i fatti, e come si sta facendo non arriveranno mai, perché l’Italia è un paese “pezzente” impoverito dai continui sperperi dei politici italiani che hanno distrutto economicamente il paese sperperando le tasse dei cittadini, ed oggi bonificare è un impresa quasi impossibile per chiunque governi. È tutto così assurdo!!! “Diciamo la verità per una volta: i soldi non ci sono, e quei pochi che si racimolano servono per altre priorità di cui il paese urge in questo momento di crisi, le bonifiche, per chi governa, possono aspettare”.