Liberarci della vecchia classe politica è un dovere
ROMA-Siamo giunti ad un punto di non ritorno: questa classe dirigente, ormai trapassata, va tenuta fuori dal parlamento, ed è un dovere di tutti gli italiani farlo. Anche l’Europa ha tenuto da dire sul provvedimento che prevede il carcere per i giornalisti. Ciò dimostra il grave

ROMA-Siamo giunti ad un punto di non ritorno: questa classe dirigente, ormai trapassata, va tenuta fuori dal parlamento, ed è un dovere di tutti gli italiani farlo. Anche l’Europa ha tenuto da dire sul provvedimento che prevede il carcere per i giornalisti. Ciò dimostra il grave rischio per la democrazia italiana, dove ormai anche la stampa e i giornalisti vengono zittiti come un tempo faceva il duce.
È un dovere di tutto il popolo italiano prendere le distanze da chi ha distrutto l’Italia attraverso politiche e leggi che hanno provocato solamente ammanchi economici nelle casse dello stato senza creare alcunché minimo di sviluppo economico capace di dare speranze alle future generazioni.
Siamo stati ostaggi di una generazione di politici che non hanno reso nulla al paese. Portando il debito pubblico al picco massimo, creando disoccupazione, mancanza totale di lavoro, tasse che hanno raggiunto il 69% in termini reali, generando clientelismo e assistenzialismo nel sud del paese, hanno sperperato attraverso società pubbliche ingenti quantità di risorse economiche, insomma, hanno reso a questa nazione il totale disastro, quindi non possono più presentarsi agli elettori come il nuovo che avanza, soprattutto quelli che occupano la poltrona da ben trent’anni: “hanno fallito”. Gli italiani devono comprendere che in questo momento storico per l’Italia bisogna voltare completamente pagina e fare pulizia all’interno dei partiti, quei partiti che sono stati una macchina sanguisuga che ha leso la dignità degli italiani. Quindi i primi ad essere cacciati dalla scena politica sono i partiti. Rigenerare la macchina politica è un dovere come è un dovere pagare le tasse.