L’Europa ci sta uccidendo: vuole i soldi dai terremotati dell’Aquila
ROMA- Fuori dall’Europa il prima possibile, questo deve essere il motto degli italiani e portarlo avanti finché non si è usciti dall’euro. I burocrati europei, quelli che stanno massacrando il bel paese riducendolo alla povertà assoluta, ha bocciato la sospensione delle tasse dopo il terremot…

ROMA- Fuori dall’Europa il prima possibile, questo deve essere il motto degli italiani e portarlo avanti finché non si è usciti dall’euro. I burocrati europei, quelli che stanno massacrando il bel paese riducendolo alla povertà assoluta, ha bocciato la sospensione delle tasse dopo il terremoto dell’Aquila, infatti, è stata bocciata dalla Commissione europea che ha aperto una procedura d’infrazione per “aiuti di Stato”.
Le prime cartelle esattoriali sono arrivate alla vigilia di Pasqua a molti imprenditori della zona ed è destinata a mettere in ginocchio un territorio già colpito dal sisma del 2009. Imprenditori, istituzioni, politici, associazioni di categoria e sindacati si sono detti pronti a scendere in piazza con proteste anche clamorose (si parla anche di blocchi stradali) per scongiurare pagamenti milionari. Questa è l’europa tanto amata da una parte politica italiana.
Le ingiunzioni di pagamento sono state inviate dal commissario di stato nominato dalla presidenza del Consiglio, Margherita Maria Calabrò, incaricato per il recupero delle somme nei confronti di imprese, pubbliche e private, e professionisti dopo che la Commissione europea ha considerato i fondi legati alla sospensione aiuti di stato. Recupero degli aiuti di Stato dichiarati illegali con la decisione della Commissione europea C(2015) 5549 final del 14 agosto 2015. Siamo alla frutta, questa Europa ci sta uccidendo.