D’Alema “LICENZIATO” da Bersani

ROMA-C’è da giurarsi che D’Alema si candida sicuramente, ma per il momento Bersani gli da un freno. Ieri a D’alema gli è stata riservata una pagina a pagamento dove personalità del mondo imprenditoriale, della cultura, e della politica, chiedevano al partito di puntare ancora

D’Alema “LICENZIATO” da Bersani

ROMA-C’è da giurarsi che D’Alema si candida sicuramente, ma per il momento Bersani gli da un freno. Ieri a D’alema gli è stata riservata una pagina a pagamento dove personalità del mondo imprenditoriale, della cultura, e della politica, chiedevano al partito di puntare ancora su di lui. D’Alema risponde che è intenzionato a farsi da parte, a meno che non sia il partito a chiederglielo. Nella serata invece da Orta di Atella, in provincia di Caserta, dove era stato invitato dai giovani del Pd, fa intendere che sarà in campo. Ma stamani arriva la doccia fredda di Bersani: “Io non chiederò a D’Alema di candidarsi. Io non chiedo a nessuno di candidarsi. Io non sono quello che nomina i deputati. Io farò applicare la regola, chi ha fatto più di quindici anni, per essere candidato deve singolarmente chiedere una deroga alla direzione nazionale”. Bersani l’ha detto durante il videoforum di Repubblica.it.
Visto che D’Alema è ormai nel parlamento da sei legislature non è più candidabile secondo quanto previsto dal partito. Adesso però all’interno del Pd incomincia ad acutizzare una certa maretta. All’interno del partito tutti si compattano intorno al segretario contro il rottamatore Renzi, che ormai sta centrando alla grande l’obiettivo di mandare a casa chi siede in parlamento da una vita. Per D’Alema quindi si apre una fase delicata in vista del voto del 2013. Per ora il segretario l’ha licenziato, adesso bisogna attendere la decisione di D’Alema e capire se chiede l’autorizzazione alla direzione nazionale del partito per potersi candidare. Per il momento è un lavoratore della politica parlamentare prossimo ad appendere la poltrona al chiodo, per la gioia dei tantissimi cittadini italiani che vogliono finalmente il ricambio generazionale come avviene in tutti i paesi democratici del mondo.