Coldiretti: l’Italia sempre più in difficoltà e famiglie senza ciboIn evidenza
ROMA-E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Censis dalla quale si evidenzia il cambiamento – sottolinea la Coldiretti – si è fatto sentire nella spesa alimentare dove in controtendenza rispetto all’andamento generale, in calo del 3 per cento per gli alimentari in quantità, aumentano gli

ROMA-E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Censis dalla quale si evidenzia il cambiamento – sottolinea la Coldiretti – si è fatto sentire nella spesa alimentare dove in controtendenza rispetto all’andamento generale, in calo del 3 per cento per gli alimentari in quantità, aumentano gli acquisti di prodotti di base. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Coop Italia si registra l’aumento record degli acquisti in quantità di farina (+8,3 per cento), uova (+5,3 per cento) e grassi come il burro (+2,8 per cento) nel primi nove mesi del 2012. Una tendenza che riguarda anche la colazione che sempre piu’ spesso viene preparata e consumata tra le mura domestiche come dimostra – continua la Coldiretti – l’aumento degli acquisti di fette biscottate (+5,9 per cento), caffè macinato (+3,3 per cento), miele (+1,9 per cento) e marmellate (+0,9 per cento).
Per effetto della crisi economica e della perdita di lavoro si sta registrando – precisa la Coldiretti – un aumento esponenziale degli italiani senza risorse sufficienti a sfamarsi che erano 2,7 milioni nel 2010, sono saliti a 3,3 milioni nel 2011 ed hanno raggiunto il massimo di 3,7 milioni nel 2012 (3.686.942). Una situazione drammatica che rappresenta la punta di un iceberg delle difficoltà che incontrano molte famiglie italiane nel momento di fare la spesa. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg quasi una famiglia su quattro (24 per cento) si trova in difficoltà economiche, con un aumento del 3 per cento rispetto allo scorso anno, ma quasi la metà degli italiani (48 per cento) pensa che la propria situazione sia destinata addirittura a peggiorare in futuro. Il 51 per cento delle famiglie dichiara di riuscire a pagare appena le spese senza potersi permettere ulteriori lussi, mentre una percentuale dell’8 per cento non ha un reddito sufficiente nemmeno per l’indispensabile. C’è pero’ anche – continua la Coldiretti – un 40 per cento di italiani che vive serenamente senza particolari affanni economici e l’1 per cento che si puo’ concedere dei lussi. Le difficoltà familiari – sostiene la Coldiretti – si trasferiscono nei consumi e contribuiscono ad alimentare un clima di recessione che fa prevedere alla maggioranza degli italiani (51 per cento) un peggioramento della situazione economica dell’Italia. “E’ necessario rompere questa spirale negativa aumentando il reddito disponibile soprattutto nelle fasce piu’ deboli della popolazione”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare “la necessità di sostenere la ripresa dei consumi”.