alde acquifere inquinate fino al 2080: “Urge chiarezza”
Che dire, lo sapevamo già, o forse lo immaginavamo. Quella di ieri è stata una giornata caratterizzata da tante notizie che vedevano di nuovo la nostra terra al centro di attenzione mediatica per quanto riguarda l’eterno problema dei rifiuti tossici. Camorra e imprenditori alla ricerca di denaro facile, hanno fatto sì che queste terre siano diventate una bomba nucleare sempre pronta per esplodere.

Che dire, lo sapevamo già, o forse lo immaginavamo. Quella di ieri è stata una giornata caratterizzata da tante notizie che vedevano di nuovo la nostra terra al centro di attenzione mediatica per quanto riguarda l’eterno problema dei rifiuti tossici. Camorra e imprenditori alla ricerca di denaro facile, hanno fatto sì che queste terre siano diventate una bomba nucleare sempre pronta per esplodere.
Quello che preoccupa maggiormente è il dato sull’inquinamento delle falde acquifere. Ieri ci riferivano di un inquinamento che durerà fino al 2080. Una data impressionante se si pensa che chi scrive non ci sarà più, ma resteranno le generazioni future a cui noi, con il nostro complice silenzio, consegniamo un disastro enorme. Parliamo di acqua, un bene primario di cui nessun essere umano può fare a meno. Urge chiarezza, molta chiarezza in merito a questa questione. Non si può dare numeri superficiali, ci vogliono dati sicuri e certi.
Le popolazioni del giuglianese e dell’agro aversano sono state avvelenate da un sistema criminale-imprenditoriale che intorno ai rifiuti ha cercato di creare una ricchezza della quali non potranno mai godere: “Chi è in carcere e chi è a concimare le terre dei camposanti, quindi la ricchezza accumulata non serve a niente. C’è poco da gioire da parte dei camorristi, oggi la popolazione è più attenta, sa che la camorra ha distrutto tutto, anche la normale vita, quindi i camorristi sono giunti al capolinea, poiché adesso nelle coscienze delle persone è entrata la paura di non poter più usare l’acqua, a questo punto il silenzio si tramuta in ribellione contro il sistema. Ma non è questo il punto, adesso, ripeto, ci vuole molta chiarezza, e le istituzioni non possono continuare a zittire, devono dare delle risposte immediate ai cittadini.
Il tempo dell’attesa si è esaurito. Non si può più attendere il prossimo turno. Il tempo intorno a questa terra ha consegnato un storia negativa dove la politica è corresponsabile di tutto quello che la popolazione è stata costretta a subire. Azioni ignobili che hanno minato il territorio, disseminando tante piccole bombe che adesso esplodono con lo stesso silenzio con cui si è permesso di seminare. A subire sono stati i cittadini, vittime di istituzioni deboli che hanno vissuto il percorso avvolti dal silenzio, mentre la camorra e gli imprenditori facevano i loro affari usando i rifiuti come merce e i nostri territori come base di produzione. Adesso bisogna reagire per difendere a denti stretti il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non si può più far finta di non sapere: non bastava l’eterna mancanza di lavoro e l’essere stati per anni ostaggi di un potere intimidatorio che ha negato lo sviluppo del territorio, adesso, come dimostrano i dati giudiziari di ieri, ci dicono che anche l’acqua potrebbe essere negata poiché le falde acquifere sarebbero inquinate. Uso il condizionale per avere ancora l’illusione che non sia così, ma la chiarezza e d’obbligo, e solo le istituzioni possono darla.