Acms: l’azienda nella provincia che non c’è
CASERTA-Passano i giorni, i mesi, le settimane, ma di risolvere il problema Acms o meglio ancora il problema trasporto pubblico casertano, non si vide spiraglio di luce. Ogni tentativo si arena sistematicamente. A distanza da un mese dalla soluzione Clp, il tutto rimane come prima. La nuova

CASERTA-Passano i giorni, i mesi, le settimane, ma di risolvere il problema Acms o meglio ancora il problema trasporto pubblico casertano, non si vide spiraglio di luce. Ogni tentativo si arena sistematicamente. A distanza da un mese dalla soluzione Clp, il tutto rimane come prima. La nuova società che si è aggiudicata la gestione del servizio di trasporto su gomma nella provincia di Caserta, ad oggi ancora non fa sapere quali sono le linee programmatiche per avviare la gestione. Ad attendere risposte sono soprattutto i lavoratori, che non sanno quale sarà il loro futuro occupazionale. Sul tavolo c’è il futuro dei 400 lavoratori che aspettano di sapere quale sarà la loro sorte, saranno riassorbiti oppure una buona parte resterà a casa? Una domanda che non arriva mai. La provincia dorme sonni tranquilli correndo dietro alle beghe politiche per risolvere il problema assessori insieme all’alleato Pdl. Ma tanto che gli frega, a subire i disagi sono sempre e solo i cittadini, che devono attendere che la classe dirigente la smetta di litigare e si sbrighi a lavorare seriamente per il bene della collettività. Ha ragione Grillo: “La colpa è dei cittadini che continuano a votarli nonostante siano improduttivi”. Ed ecco che i lavoratori sono fermi ai box come ai box sono fermi tutti gli autobus. I pendolari, quelli che devono recarsi a scuola e al lavoro si arrangiano come possono, aspettando che la politica la smetta di litigare e sappia prendere delle decisioni al fine di rendere il servizio per cui i cittadini pagano le tasse a regione,provincia e comuni. E sì, le tasse, quelle si pagano per avere in cambio dei servizi, e nonostante siamo arrivati al 69% reale di tasse che la classe politica chiede ai cittadini, i servizi sono sempre più scarsi o inesistenti.