Tutti pazzi per la riforma del lavoro

ROMA-È un amore senza precedenti quello che caratterizza le ultime ore della riforma del lavoro, Camusso già mobilità le platee della Cgil per 16 ore di sciopero più uno sciopero generale. L’Idv parla addirittura alla Bossi: “Diciamo al

Tutti pazzi per la riforma del lavoro

ROMA-È un amore senza precedenti quello che caratterizza le ultime ore della riforma del lavoro, Camusso già mobilità le platee della Cgil per 16 ore di sciopero più uno sciopero generale. L’Idv parla addirittura alla Bossi: “Diciamo al presidente del Consiglio che l’Italia dei Valori non starà a guardare e che farà tutto quanto è in suo potere per evitare questo scempio dei diritti. Siamo pronti ad un Vietnam parlamentare e a scendere in piazza con i lavoratori e i disoccupati – dice il portavoce dell’Idv Leoluca Orlando. Quindi questa riforma del lavoro, specialmente il famigerato art 18, porta parecchi sul piede di guerra. Tutto sommato questa riforma, che ottiene anche il plauso dell’Europa, sembra portare in una direzione, con aggiustamenti tecnici, verso un equilibrio maggiore all’interno del mondo del lavoro. Solo il fatto che anche i dipendenti pubblici, per intenderci i super privilegiati del mondo del lavoro italiano, a riforma approvata potranno essere licenziati in base alle nuove norme sui licenziamenti senza giusta causa e senza giustificato motivo saranno quindi applicate anche ai lavoratori pubblici poiché anche a loro si applica lo Statuto dei lavoratori.
Grandi distinzioni anche all’interno dei partiti che fanno da cornice al governo Monti: la coalizione ABC. Infatti per Pdl e Udc-Terzo Polo, la riforma è buona e il parlamento non deve fare altro che approvarla in tempi brevi. Mentre guerra sia all’interno del Pd, che vede il suo sindacato storico scendere sul piede di guerra per difendere i privilegi acquisiti dai lavoratori. Insomma, la riforma del lavoro potrebbe costare cara la governo monti, oltre a creare delle grosse fratture anche all’interno degli schieramenti di maggioranza.
Un dato è certo, non sarà sicuramente questa riforma a creare ricchezza per il paese, e non sarà questa riforma a costruire nuovi posti di lavoro senza intaccare quelli già esistenti. La riforma può essere solo un passo avanti qualora il paese ritorna a produrre. La riforma sarà unicamente un’altra montagna di chiacchiere e leggi fasulle del parlamento italiano. Prima bisogna combattere con leggi serie gli sprechi della pubblica amministrazione a partire dai comuni, i maggiori spreconi, come poi abbattere la corruzione politica altro tassello insieme agli sprechi che fa aumentare le tasse, l’evasione non c’entra niente, quella vera di evasione la fanno gli sprechi della classe politica, la corruzione e la mafia. Inoltre bisogna abbassare le tasse del 50% tagliando la spesa pubblica di altrettanto. Senza ciò questo paese è destinato a fallire.