Parete. Crollo del mercato della Fragola. Agricoltori prossimi alla resa
Non è solo un problema di virus, è quello che sta trascinando dietro l’epidemia che diventa giorno dopo giorno gravissimo. Il governo, purtroppo, non ha capito la dimensione del dramma, e continua a fare provvedimenti incomprensibili e poco incisivi.

Non è solo un problema di virus, è quello che sta trascinando dietro l’epidemia che diventa giorno dopo giorno gravissimo. Il governo, purtroppo, non ha capito la dimensione del dramma, e continua a fare provvedimenti incomprensibili e poco incisivi. Ho ascoltato diverse interviste: Briatore, Salvini, Paragone, illustri economisti, tutti dicono quasi la stessa cosa: stampare moneta affinché sia lo stato a pagare poiché le persone sono state bloccate in casa.
Parete vive una situazione drammatica, perché molte delle attività commerciali sono ferme, ma il settore più colpito è l’agricoltura. Parete è la città della fragola. Molta dell’agricoltura in questo periodo ruota intorno alla raccolta e vendita delle fragole. Questa settimana è stata la più nera. E non finisce qui. I mercati non ritirano o ritirano a singhiozzo. Oltretutto, gli agricoltori, lamentano che mercati, centri commerciali e magazzini, acquistano prodotti dalla Spagna facendo cadere la domanda intorno ai prodotti italiani. I prezzi nel giro di pochi giorni, dai 2,30 al kg della scorsa settimana a 0,90 al kg di questa settimana. Una situazione a dir poco tragica. La raccolta ancora non è andata a pieno regime, qualora la situazione dovesse rimanere queste, molti agricoltori dovranno rinunciare al raccolto. Cosa più grave: perdendo il raccolto di quest’anno, non potranno preparare i campi per il prossimo raccolto per mancanza di liquidità, portando l’agricoltura locale al collasso totale. È inutile girarci intorno: ci vogliono provvedimenti incisivi e non mezze cartucce.