Parete, devastata dai botti la casetta di Babbo Natale (foto all’interno del servizio)
PARETE- Installata dalla Pro-loco in occasione delle feste natalizie è stata l’attrazione di molti bambini, che hanno fatto la fila per visitarla e farsi la foto insieme al mitico Babbo Natale.

PARETE- Installata dalla Pro-loco in occasione delle feste natalizie è stata l’attrazione di molti bambini, che hanno fatto la fila per visitarla e farsi la foto insieme al mitico Babbo Natale. Una novità che ha incuriosito non solo i bambini, ma anche adulti hanno voluto immortalare il momento magico dato dalla piccola casetta di Babbo Natale. Ma l’incoscienza di mele marce che fanno parte della comunità paretana si sono divertiti a devastare la piccola casetta con i botti di fine anno. La casetta ora è irriconoscibile, tutto è andato in frantumi. Ci sono buchi evidenti (come si può vedere dalle foto) sul pavimento. L’arredo, messo con dovizia all’interno della casetta, è andato distrutto. Insomma, quella piccola casetta, tanto amata dai bambini in questo periodo di Natale, grazie a mele marce, ora non c’è più. Un gesto insano che segna il grado di inciviltà che ancora impera tra le persone.
C’è molta amarezza sia tra i bambini sia tra gli adulti, perché questo è il segnale che il centro storico di Parete va video-sorvegliato H24 per renderlo di nuovo vivibile. Amarezza espressa anche dal sindaco di Parete, Raffaele Vitale: “Sono amareggiato e deluso per quello che ho visto – ha commentato Vitale – È inimmaginabile che l’inciviltà dimostrata da chi ha lanciato botti sotto e all’interno della casetta l’abbia fatto per divertirsi incosciente che stava privando i bambini di un divertimento. Già ieri mattina ho parlato con il comandante della caserma dei carabinieri per cercare di trovare una sinergia comune per contrastare il fenomeno di inciviltà mostrato con la distruzione della casetta. C’è un perimetro di inciviltà che va isolato, perché la comunità di Parete è sana e non può essere macchiata da chi invece continua ad agire incivilmente – ha concluso Vitale”.
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