Per dire addio all’evasione basta fermare il numero 70
Ci sono certi soggetti, a partire dai media asserviti al potere, che elencano ricette per fermare l’evasione. La ricetta che mettono in campo è sempre la stessa: combattere il lavoro nero, eliminare i contanti, combattere la corruzione, insomma tutte bazzecole che servono per avere in mano argome…

Ci sono certi soggetti, a partire dai media asserviti al potere, che elencano ricette per fermare l’evasione. La ricetta che mettono in campo è sempre la stessa: combattere il lavoro nero, eliminare i contanti, combattere la corruzione, insomma tutte bazzecole che servono per avere in mano argomenti per ingannare l’ingenuità dei cittadini.
L’80% dell’evasione italiana è in mano alle mafie, la restante parte è per esigenza, altrimenti questo paese sarebbe fermo. Le mafie sono quelle che gestiscono la gran parte dell’evasione italiana. E lo fanno attraverso un mare di sistemi illeciti. Mai un mafioso ha rilasciato una fattura per una tangente. Mai un imprenditore ricattato dalle mafie, che gli chiedono il pizzo, può rilasciare una fattura per tangenti. Poi ci sono altri circuiti che ruotano intorno al sistema mafioso, che fanno ricavi, ma non possono fatturare. Il totale di questo inferno illecito arriva a 130 miliardi di euro.
Ma tutti continuano a parlare di evasione attaccando il piccolo contribuente, oppure il pizzaiolo di un piccolo paese. I media, i politici, e altre classi dirigenti che occupano i salotti buoni della TV, sparano solo cazzate, ma di quelle grosse.
Il lavoro a nero esiste perché non si riescono a pagare tutte le tasse al fisco tiranno, su ordine dello stato italiano. Le piccole imprese, che sono più di quattro milioni, sono quelle più offese dal fisco. Se non evadono devono abbassare la saracinesca. Ma gli affaristi della politica e i media asserviti, lo sanno ma non lo dicono. In questo paese la più grande evasione è la verità che le classi dirigenti nascondono.
Per dire addio all’evasione basta fermare il numero 70. Settanta sta per il 70% di tasse che si pagano nel reale. Dalla venuta dell’euro, e in virtù della grande austerità della tragedia Europa, la nostra pressione fiscale è schizzata alle stelle, tanto che oggi è impossibile anche reggere i due pranzi giornalieri.
I cittadini, le imprese più grandi, le piccole e medie imprese, non riescono a sostenere l’enorme peso del fisco italiano. Quindi è inevitabile che per reggere il 70% di tasse nel reale, chiunque è costretto a trovare delle vie di fuga per non morire. Come detto, la grande montagna di evasione sta da un’altra parte. Però il fisco e lo stato italiano si accaniscono continuamente su quelle fasce di popolazioni deboli e diventa forte. Lì dove invece c’è la potenza delle armi delle mafie, la debolezza dello stato diventa enorme. Ogni anno si recuperano 12-13 miliardi di evasione a fronte di 160-180 miliardi di evasione. Un niente.
L’Italia ha la pressione fiscale più alta di tutti gli altri paesi europei. L’Italia non ha lavoro, a Taranto un cittadino su due non ha lavoro. Al sud senza il lavoro nero si muore più di quanto si sta già morendo. Abbiamo un’economia interna che non parte. I consumi interni sono al palo da anni. Un piccolo commerciante se non trova degli escamotage non ne viene fuori. Al sud ne deve trovare il doppio rispetto al nord.
Siate seri, tutti, specialmente i giornali. Se volete raccontare la verità, dovete dire che bisogna eliminare la montagna di tasse che gravita sulla vita di imprese e cittadini, altrimenti continuate solo a dire bugie su bugie, perché lo stato italiano spende tanti soldi dei contribuenti a casaccio. Abbiamo uno stato sprecone, questo è il vero problema.