Più usiamo i social network e più stiamo male
ROMA- Siamo diventati schiavi di un oggetto. Il telefono cellulare con esso interne, doveva accorciare le distanze tra le persone, invece ha ampliato le distanze. Ormai più usiamo i social network, più stiamo male.

ROMA- Siamo diventati schiavi di un oggetto. Il telefono cellulare con esso interne, doveva accorciare le distanze tra le persone, invece ha ampliato le distanze. Ormai più usiamo i social network, più stiamo male. la prima cosa che facciamo la mattina è aprire il telefonino e vedere quanti mi piace ha preso una foto, se l’amica ci ha scritto qualcosa, oppure sbirciare nei fatti degli altri, ormai pubblici. Un vizio che ha portato le persone a non guardarsi più negli occhi, chiedersi perché di quell’espressione pensierosa della persona che abbiamo davanti. I social network sono ormai parte integrante della nostra vita e molte ricerche hanno indagato sull’impatto che possono avere su di essa. Le ricerche stanno cercando di capire qual è l’impatto che i social stanno avendo sui rapporti sociali.
I ricercatori della Oxford University e della Bloomberg School of Public Health, si sono chiesti cosa sta succedendo. Con uno studio pubblicato su PubMed, hanno cercato di capire gli effetti che stanno avendo i social sulla vita delle persone. In esame sono stati presi fattori rilevanti della vita delle persone come: soddisfazione di vita, salute mentale, salute fisica e indice di massa corporea. Per quanto riguarda Facebook, invece, la ricerca ha tenuto conto di Like, aggiornamenti di stato e link condivisi. I risultati hanno mostrato che l’utilizzo si associa in maniera negativa al benessere generale. L’aumento del tempo trascorso sul social, dei Like e dei post, ha come conseguenza una riduzione della salute psico-fisica e della soddisfazione di vita. I ricercatori ritengono che “L’esposizione a immagini scelte con cura dagli altri porta a un negativo confronto con se stessi”, concludono, “l’enorme quantità di interazione può sminuire esperienze di vita vera, in realtà più significative e non sostituibili”. “Anche se siamo in grado di dimostrare che l’uso di Facebook sembra portare a una diminuzione del benessere, non possiamo dire come ciò si verifichi”, spiegano i ricercatori. Nel complesso i risultati suggeriscono che il benessere cali per una questione legata anche alla quantità dell’utilizzo e non solo alla qualità, in contrasto con precedenti ricerche, che sostengono non vi sia un’influenza del fattore temporale.