Angela Finocchiaro: “A una certa…”

Primavera 2003. Milano. In un supermercato nei pressi di piazza Duomo, l’attrice comica Angela Finocchiaro fa la spesa in compagnia di un’amica. Nooo!, ‘spetta un momento, Clelia, che ho dimenticato il fustino per la lavatrice!… , esclama l’artista, già  in coda alla  cassa.

Angela Finocchiaro: “A una certa…”

Primavera 2003. Milano. In un supermercato nei pressi di piazza Duomo, l’attrice comica Angela Finocchiaro fa la spesa in compagnia di un’amica. “Nooo!, ‘spetta un momento, Clelia, che ho dimenticato il fustino per la lavatrice!…” , esclama l’artista, già in coda alla cassa. “Cosaaaa?, vuoi dire che dobbiamo tornare indietro e metterci di nuovo in fila?….ma lo vedi quanta gente c’è oggi?…sembra di essere a Woodstock nel mitico raduno del ’69!… Non puoi proprio farne a meno?…”, domanda l’amica, protestando. “A meno del detersivo?, i-m-p-o-s-s-i-b-i-l-e!…oggi è sabato e manca in casa da lunedì!…Se mio marito, domani, non trova la biancheria già lavata e stirata, è la volta buona che divorziamo!…Sai in questo mese , per via del lavoro a Zeling, quante lavatrici ho accumulato?…Nooo!, stavolta è sicuro che mi gioco il matrimonio!…” , sentenzia ironica la Finocchiaro. “Ma lavare e stirare ,lui, mentre tu non ci sei?…” , indaga con tono polemico Clelia ; “Chi, Daniele?…Figurati!…è già un miracolo che, mettendo su il caffè la mattina, non dia fuoco alla cucina!…”, replica sarcastica l’attrice. Poi, raggiunto insieme il reparto casalinghi, setacciano gli scaffali alla ricerca dell’ambìto fustino. “Senta, scusi, sa dove posso trovare l’”Omino Bio”, chiede la Finocchiaro a un addetto, intento a disporre la merce sui ripiani. “Guardi, è lì, in alto, davanti a lei!…” , indica sbrigativo il magazziniere. “Senta, scusi di nuovo, il fatto è che, non so se si vede, ho una certa!…età, intendo, e per il mio ultimo compleanno Madre Natura mi ha regalato una fastidiosa artrite…siccome anche la mia amica, che lei vede qui, bella, tenuta su bene, in realtà, è un tantinello arrugginita, mi chiedevo , ci chiedevamo, se non fosse il caso che lei, sempre che non le rechi troppo disturbo, ci desse una mano, anzi un braccio, per tirare giù lo scatolone…” , conclude l’attrice ,dopo un turbinoso panegirico. “Certo, però, che , a dire il vero, non sembrate così decrepite, signore!…” , obietta il magazziniere, continuando, “Io, poi, a lei l’ho riconosciuta…lei è quella di Zelig…la Finocchiona…sì, la comica!…” ; “Sì, la Finocchiona e perché no la Mortadella?!… Sì, giovanotto, sono io, la “Finocchiona”, ma che si fa?, il fustino me lo tira giù lei o no?…guardi che è una buona azione, come aiutare ad attraversare le vecchiette!…” , perora la sua causa la Finocchiaro, chiosando, “Non si lasci ingannare dall’aspetto…sa cosa diceva una mia amica scrittrice?, che a una certa, noi donne, diventiamo come le verdure, infatti , come le verdure, abbiamo bisogno di restare fresche!…ma è tutta apparenza!…in realtà, casca tutto, a pezzi!…” .
“Nessuno è contento di invecchiare. Dice la mia amica, Lidia Ravera, che noi donne ,con l’età , acquistiamo gli aggettivi delle verdure : necessitiamo di “restare fresche”. L’importante è arrivare a sessant’anni senza deprimersi e pronte ancora a rilanciare, in qualche modo” . Così, l’attrice comica Angela Finocchiaro, in un’intervista di qualche tempo fa , a proposito dell’età e del tempo che passa. Nata a Milano il 20 novembre del 1955, da genitori di origini catanesi, scopre la sua inclinazione per il teatro negli anni Settanta, poco più che ventenne, quando comincia a frequentare, insieme con Maurizio Nichetti, la compagnia sperimentale “Quelli di Grock”, dando vita a spettacoli comici surreali quali : “Spariamo alle farfalle”, “Felice e Carlina”, “La città degli animali”, “Giochiamo che io ero”, “Vieni nel mio sogno” e “Dudu Dada”. Nel 1980, invece, costituito un nuovo gruppo teatrale, in collaborazione con Carlina Torta e Amato Pennasilico, allestisce la pièce “Panna acida”, preludio al debutto cinematografico nel film di Maurizio Nichetti “Ratataplan”. Conquistata grazie a quest’ultimo la notorietà ,alterna al set ( è nuovamente diretta da Maurizio Nichetti in “Ho fatto splash”), il palcoscenico, le cui tavole calca con “Scala F”, secondo spettacolo scritto per la sua compagnia . Poi, fra il 1982 e il 1983, reduce dalla nuova esperienza come conduttrice della trasmissione radiofonica “Torno subito”, è co-protagonista della commedia teatrale “Arsenico e vecchi merletti” e autrice dell’ennesima pièce, “Viola”, portata in scena insieme con la sua compagnia , per la prima volta, al Festival Internazionale di Manizales, in Colombia. Approdata nella stagione 1985/1986 al cabaret con “Bocconcini” , testo di Giancarlo Cabella, verso la fine del decennio Ottanta riscuote un vasto successo con “La stanza dei fiori di china”, monologo scritto dallo stesso Cabella, ispirato al romanzo “Fiori per Algernon” di Daniel Keyes. Divenuta popolare presso il grande pubblico con i programmi satirici “La TV delle ragazze” e “Zanzibar” e con serie televisive come “Dio vede e provvede”, in onda sulle reti Mediaset, negli anni Novanta fa ritorno sul grande schermo con pellicole surreali (“Volere volare” di Maurizio Nichetti) e impegnate , tra le quali : “Il portaborse” e “Arriva la bufera”, entrambe di Daniele Lucchetti , “Il muro di gomma” di Marco Risi e “Assolto per aver commesso il fatto” di Alberto Sordi. Decisa a non abbandonare l’attività teatrale, malgrado i numerosi impegni , fra il 1994 e il 2004 è in scena con “Sottobanco”di Domenico Starnone e con le commedie “La misteriosa scomparsa della Signorina W”, “Pinocchia”e “Benneide”, tutte di Stefano Benni. Nel 2004, tornata sul piccolo schermo con la trasmissione comica di Canale 5, “Zelig”, recita in “Non ti muovere”, film drammatico diretto da Sergio Castellitto, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, inaugurando così una serie di interpretazioni secondarie particolarmente riuscite(“La bestia nel cuore” di Cristina Comencini e “Mio fratello è figlio unico” di Daniele Lucchetti), grazie alle quali ottiene prestigiosi riconoscimenti (David di Donatello, Nastri d’Argento e Ciak d’oro). Messi d’accordo pubblico e critica con l”interpretazione dell’opera teatrale di Walter Fontana, “Miss Universo”, dal 2010 al 2016 è nel cast di pellicole comiche e “cinepanettoni” quali: “Benvenuti al Sud”, “Benvenuti al Nord” e “Un boss in salotto” di Luca Miniero, “La banda dei Babbi Natale” di Paolo Genovese, “Indovina chi viene a Natale?” di Fausto Brizzi e “Vacanze ai Caraibi- Il film di Natale” di Neri Parenti. Dal 2015 in giro per i teatri d’ Italia con la commedia diretta da Cristina Pezzoli “Calendar Girls”, adattamento dell’omonimo film di Tim Firth, ispirato alla storia vera di un gruppo di donne “mature” della provincia inglese, disposte, con il patrocinio di un’associazione benefica, a posare senza veli per un calendario, pur di raccogliere fondi destinati all’ospedale in cui è morto di leucemia il marito di una di loro, in merito allo spettacolo, ha dichiarato : “Il bello di questa commedia è che è una storia vera e che le vere signore del calendario dagli anni Novanta a oggi hanno raccolto due milioni di sterline e rifatto l’intera ala di un ospedale. In tutti i posti in cui la commedia va c’è un supporto legato alla beneficenza, noi abbiamo scelto il Progetto Case AIL, che si occupa di fornire alloggi ai malati e ai parenti che li assistono. Anch’io ho avuto un tumore al seno e l’ho vinto grazie alla prevenzione precoce , al mio lavoro ,che mi ha aiutato a distrarmi, e allo scambio con le persone a me vicine. Da qui agli ottant’anni , essendomi posta un sacco di obiettivi, mi vedo splendidamente…di cervello, intendo, anche se il resto casca!…” .