Questi politicanti non hanno più rispetto per chi lavora

ROMA- Passata la pasqua si parla di chi in queste giornate di festa è stato costretto a lavorare. E sì, ormai dopo la legge del signor Monti, in Italia si più stare aperti quanto si vuole, anche sempre.

Questi politicanti non hanno più rispetto per chi lavora

ROMA- Passata la pasqua si parla di chi in queste giornate di festa è stato costretto a lavorare. E sì, ormai dopo la legge del signor Monti, in Italia si più stare aperti quanto si vuole, anche sempre. I sindacati asserviti al potere non dicono nulla, non difendono chi lavora nei grandi centri commerciali. Purtroppo per inseguire queste grandi strutture anche i piccoli commercianti cercano di adeguarsi restando aperti nei giorni di festa. Così facendo il lavoro, per questo settore, sta diventando una vera e propria schiavitù.
Ad alzare la tensione sul settore sono stati i sindacati dell’Outlet di Serravalle. Non volevano che si lavorasse il giorno di Pasqua. Così, dopo un lungo braccio di ferro, hanno indetto lo sciopero che però si è rivelato un vero flop. Sono tanti i lavoratori che nei giorni di festa sono costretti a restare nel posto di lavoro. A differenza di quelli della pubblica amministrazione, che dopo il turno festivo gli spetta un turno di riposo e il giorno di lavoro è ben remunerato, per gli altri non c’è nulla e si inizia a parlare di schiavitù. Questa fetta di lavoratori non è ben tutelata, anche perché i contratti sono veramente da fame e senza regole ben precise a favore dei lavoratori. La politica, come sempre, come fa con l’evasione cosi fa per questa materia: tutela i grandi a discapito dei piccoli, cioè il lavoratore.
Dopo la disfatta Monti, che ha ridotto il paese alla fame, occorre mettere mano a nuove riforme nel settore del commercio e dell’intero pacchetto lavoro. Ormai non ci sono altre strade per ridare dignità a chi lavoro.