Renzi senza il PD sarebbe più forte del PD
RENZI- Sono pochi giorni che è sparito dalla circolazione e non si vede più in TV, per il sollievo di mezzo popolo italiano. Stiamo parlando di Matteo Renzi, che dopo la sconfitta elettorale è ritornato a casa, e si limita a gestire solamente il PD. Potrebbe sembrare una resa, ma così non è.

RENZI- Sono pochi giorni che è sparito dalla circolazione e non si vede più in TV, per il sollievo di mezzo popolo italiano. Stiamo parlando di Matteo Renzi, che dopo la sconfitta elettorale è ritornato a casa, e si limita a gestire solamente il PD. Potrebbe sembrare una resa, ma così non è.
Infatti Renzi sta affilando le armi, sapendo che per lui potrebbe esserci un’altra sconfitta se la consulta approvasse il referendum sulla riforma del lavoro approvato dal suo governo. Qui la sconfitta sarebbe cocente, poiché il lavoro è la macchia dell’Italia, e molto probabilmente sarebbe una sconfitta elettorale peggio del referendum costituzionale.
A questo punto non c’è alternativa di andare al voto al più presto. Nei corridoi di Palazzo Madama già nella giornata di ieri filtravano notizie contrastanti, ma tutte indirizzate ad un voto il prima possibile. Sono proprio i renziani a far capire che il voto è imminente, molto probabilmente già nella primavera del prossimo anno.
Renzi però ha anche un altro dubbio da sciogliere, e si chiama PD o senza PD. Infatti da molti sondaggi risulterebbe che Renzi senza il marchio PD, ormai arrivato alla frutta secca, sarebbe molto più forte. Anzi si sussurra che sarebbe prima del PD.
Quindi per l’ex premier c’è da capire se vale la pena andare avanti con un partito con l’etichetta di sinistra, oppure mettersi l’anima in pace e costruirne uno nuovo, moderato, che potrebbe garantirgli più possibilità di vittoria. I margini per la costruzione di un nuovo partito ci sono tutti, bisogna solo capire se l’intenzione di Renzi è quella di staccarsi dal PD e dare vita a un partito che sia ben lontano dalle ideologie di sinistra.