Si prospetta un nuovo Monti alla guida del governo

L’Europa sta rischiando parecchio sull’atteggiamento portato avanti nei confronti dell’Italia. Bocciare la manovra significa mettere a rischio l’intero paese. La manovra è utile per dare ossigeno a coloro che non sanno più come andare avanti.

Si prospetta un nuovo Monti alla guida del governo

L’Europa sta rischiando parecchio sull’atteggiamento portato avanti nei confronti dell’Italia. Bocciare la manovra significa mettere a rischio l’intero paese. La manovra è utile per dare ossigeno a coloro che non sanno più come andare avanti. Il capo dello stato, a sua volta, avviata la procedura d’infrazione della UE, potrebbe non firmare la manovra, ciò comporta un fermo totale da parte del governo.
Sono ipotisi non tanto campate in aria, visto che c’è un bel precedente. Silvio Berlusconi fu costretto a lasciare la guida del governo per via dello spread che aveva raggiunto quota 500. Scese da Palazzo Chigi tra gli applausi di soddisfazione della sinistra e del M5S, che esultavano per la fine del governo Berlusconi. Quegli applausi si assopirono in un giro di pochi mesi, quando al governo arrivò un certo Mario Monti, voluto dall’allora capo dello stato Giorgio Napolitano. Monti si rivelò ben presto filo europeo e la sua politica divenne un massacro per l’intero popolo italiano. Monti mise al tappeto le sorti dei cittadini attraverso tagli e tassazione inaudita, che alla fine si rivelarono un disastro per l’economia italiana.
In queste ore nei palazzi romani si respira aria pesante, e le sorti del paese potrebbero finire in mano ad un altro Monti che, supporterebbe, i desideri dell’Europa alla stessa maniera di Monti. Chi pagherebbe lo scotto di questa scellerata ipotesi è solamente il popolo italiano, che si vedrebbe decurtare del diritto di voto e la sovranità popolare diventare un optional per il futuro democratico e libero dell’Italia. Un’ipotesi che circola insistentemente nei palazzi del potere, con grande soddisfazione, questa volta, di partiti come Forza Italia e Partito Democratico, che già in passato hanno dato forza ai governi tecnici voluti dal presidente. Quindi si prospetta una fotocopia di quello già visto in precedenza.
In queste ore l’Europa sta decidendo sul da farsi, il popolo italiano e il governo sono in attesa di ciò che avviene in Europa per capire come procedere. Il nemico numero uno rimane lo spread, che fu la causa della morte politica di Berlusconi, quindi sono ore coincidiate per far fronte a un colpo grosso sul governo Conte. C’è solo un dubbio: come reagirà il popolo italiano a quest’ennesimo attacco da parte dell’Europa?