Una tassazione al 20% fa ringiovanire l’Italia e cancella l’evasione

ROMA- C’è il rischio che parlare sempre di evasione faccia irritare gli italiani. I dati che ha diffuso Ernesto Ruffini, amministratore unico di equitalia, in audizione alla camera, la dicono lunga su come sia difficile parlare di evasione, poiché un italiano su due ha un debito nei confronti de…

Una tassazione al 20% fa ringiovanire l’Italia e cancella l’evasione

ROMA- C’è il rischio che parlare sempre di evasione faccia irritare gli italiani. I dati che ha diffuso Ernesto Ruffini, amministratore unico di equitalia, in audizione alla camera, la dicono lunga su come sia difficile parlare di evasione, poiché un italiano su due ha un debito nei confronti delle istituzioni. Equitalia ha sbagliato perché è andata a intercettare non i veri evasori, cioè quelli che hanno evaso milioni e milioni di euro, ma è andata a carpire la buona fede di chi è seriamente in difficoltà.
Ruffini ha detto che “ci sono circa 21 milioni di contribuenti che risultano avere debiti a vario titolo” con gli “oltre 8mila enti creditori” per cui esercita la riscossione la società. “Il 53% ha accumulato pendenze che non superano i 1000 euro”. Mentre tre italiani su quattro sui 21 milioni, il 74%, ha debiti inferiori ai 5mila euro. Come ordine di grandezza, secondo le cifre fornite dal dipartimento delle finanze, sono circa 40,8 milioni gli italiani che hanno presentato quest’anno la dichiarazione Irpef, e vengono quindi normalmente considerati contribuenti. I carichi residui da riscuotere affidati a Equitalia dal 2000 al 2016 “ammonta a 817 miliardi di euro” ma “la quota su cui azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia” si ferma a “51,9 miliardi”, ha detto Ruffini spiegando che “oltre il 43% è difficilmente recuperabile”. Ci sono infatti “147,4 miliardi dovuti da soggetti falliti, 85 da persone decedute e imprese cessate, 95 da nullatenenti”. Ruffini ha quindi diffuso anche i dati sulla attività di riscossione nel biennio 2015-2016, pari a quasi 17 miliardi di euro, contro i 14,5 miliardi del biennio precedente.
Come detto il problema che equitalia si accanisce molto su i più deboli, perché se parliamo di una somma di 817 miliardi da riscuotere che sarebbe evasione, è più che chiaro che questi soldi evasi sono in mano a soggetti e imprenditori di una certa elevatura. Quindi recuperare mille euro e più facile che recuperare dieci milioni di euro. Per questo dico che lo stato, perché equitalia è lo stato, diventa sempre più forte con i deboli e deboli con i forti. Quindi l’evasione rimane quell’alibi per dire qualcosa nelle campagne elettorali. Mentre per evitare tutto ciò c’è un solo modo: portare la tassazione al 20% in totale, e solo così l’Italia ringiovanisce e ritorna a crescere, portando in altro occupazione e consumi. Il dolo si chiama il metodo equitalia, finché non si elimina questa parentesi negativa di riscossione, il paese non troverà mai una via d’uscita.