Tolti i voucher per paura del referendum

ROMA- Certo, alla vigilia del referendum, per il governo l’unica cosa da fare era quella di togliere i voucher per evitare di fare la fine del precedente referendum, quello che ha mandato a casa Renzi.

Tolti i voucher per paura del referendum

ROMA- Certo, alla vigilia del referendum, per il governo l’unica cosa da fare era quella di togliere i voucher per evitare di fare la fine del precedente referendum, quello che ha mandato a casa Renzi. Il governo non ci ha messo molto a togliersi una mina vacante pronta ad esplodere e far ritornare l’Italia al punto di partenza.
L’abuso eccessivo dei voucher ha imposto la decisione finale, anche perché essi erano nati per dare ossigeno previdenziale a chi faceva pochi lavori saltuari e potesse essere retribuito attraverso uno strumento di sostegno temporanei. Furono inseriti dal governo Prodi, ma poi intorno a questo strumento c’è stata una vera e propria mattanza, poiché tutti li hanno usati, tanto da farli diventare uno strumento di assunzione precaria.
La Commissione Lavoro della Camera ha approvato l’eliminazione totale, votando a favore dell’emendamento che abroga gli articoli 48, 49 e 50 del Jobs Act dedicati al lavoro accessorio su “definizione e campo di applicazione”; “disciplina del lavoro accessorio” e “coordinamento informativo a fini previdenziali”.L’emendamento prevede anche un periodo transitorio – fino al 31 dicembre 2017 – in cui si potrà continuare ad utilizzare i buoni lavoro già acquistati. La scelta di ieri dovrebbe adesso fermare il referendum chiesto dalla Cgil.