Borseggiatori, criminali e abusivi dichiarati intoccabili: tu se vuoi andare a lavorare sei anche costretto a pagare | 200€ che arrivano direttamente a casa tua per posta

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Allarme sicurezza - quotidianoitalia.it

Borseggiatori, criminali e abusivi dichiarati intoccabili: ormai i lavoratori non sono più tutelati dal governo

La sicurezza in città è da sempre uno dei temi più sentiti dai cittadini e dalle istituzioni. Nei grandi centri urbani, in particolare nelle metropoli, rappresenta un problema complesso e stratificato.

La vita quotidiana di milioni di persone è scandita dal lavoro, dagli spostamenti e dagli impegni familiari, ma a far da contraltare c’è la costante preoccupazione di doversi guardare le spalle.

A Roma, Napoli, Milano e in tante altre città italiane, la questione è all’ordine del giorno e non di rado i piani delle forze dell’ordine cercano di ristabilire un equilibrio difficile da mantenere.

Le statistiche parlano di una microcriminalità in crescita, fatta di scippi, rapine e truffe, che si intreccia con fenomeni più gravi e radicati. Il cittadino comune percepisce l’insicurezza nei luoghi affollati, sui mezzi pubblici e nelle aree periferiche, dove la presenza di pattuglie non è sempre costante.

Grandi città grandi problemi

Il tema diventa particolarmente delicato quando si parla delle metropoli italiane, che vivono quotidianamente le contraddizioni di città moderne e cosmopolite, ma allo stesso tempo segnate da squilibri sociali e tensioni radicate. L’organizzazione della vita urbana richiede un controllo continuo, fatto di telecamere, pattugliamenti e interventi mirati, che però non sempre riescono a rispondere alla rapidità con cui la criminalità si evolve.

A Roma i borseggiatori colpiscono soprattutto turisti e pendolari, spesso con destrezza e impunità. A Napoli il problema si intreccia con una lunga storia di criminalità organizzata, che si muove tra grandi traffici e piccole estorsioni. A Milano le cronache raccontano di aggressioni, rapine lampo e bande che si contendono zone specifiche. Tutti elementi che rendono difficile garantire una pace sociale duratura e che costringono le forze dell’ordine a un lavoro capillare, spesso logorante.

Mantenere ordine e sicurezza nelle metropoli è un compito che richiede risorse, strategie e una costante collaborazione tra istituzioni e cittadini. Tuttavia non basta fermare i piccoli reati, serve anche affrontare con decisione i giri più grossi che alimentano economie sommerse e favoriscono la crescita di gang e fazioni difficili da debellare. La tutela del cittadino onesto si trova così a essere continuamente messa alla prova, perché chi esce di casa per lavorare e muoversi in tranquillità spesso si trova a fare i conti con episodi che minano la fiducia nello Stato e nella giustizia.

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Problemi di sicurezza – quotidianoitalia.it

Standing ovation sui social, è polemica contro le istituzioni

Ed è proprio questa sensazione di frustrazione a emergere nello sfogo di una signora su Instagram. Le sue parole sono quelle di una cittadina che, come tanti, ogni giorno si alza per andare a lavorare onestamente, ma che si trova a fare i conti con multe e restrizioni. Racconta di aver ricevuto un verbale da 173 euro solo per recarsi sul posto di lavoro, multata e costretta a mettere il movin, tra blocchi ambientali, zone a traffico limitato e abbonamenti ai mezzi pubblici sempre più costosi.

E mentre chi rispetta le regole viene fermato e sanzionato, i veri criminali sembrano intoccabili. Borseggiatori, abusivi, organizzazioni più strutturate continuano ad agire indisturbati. Questo non è solo lo sfogo di una cittadina, è il grido di chi non ce la fa più, di chi chiede buon senso e non repressione a senso unico. Perché non possiamo continuare a punire chi lavora e rispetta la legge, lasciando mano libera a chi ogni giorno mette in difficoltà l’intero sistema.