In 4 giorni liberarono Napoli.In 40 anni non ci siamo liberati dei camorristi
NAPOLI- Haimè, la generazione venuta dopo non ha fatto altro che piagnucolarsi addosso, credere nelle favole raccontate da abili politici, applaudendo e ac

NAPOLI- Haimè, la generazione venuta dopo non ha fatto altro che piagnucolarsi addosso, credere nelle favole raccontate da abili politici, applaudendo e accettando tutte le malefatte. 27-30 settembre 1943, Napoli insorge contro l’occupazione tedesca. L’avvenimento, che valse alla città di Napoli il conferimento della medaglia d’oro al valor militare, consentì alle forze alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre1943, una città già libera dall’occupazione nazista, grazie al coraggio e all’eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati ed allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere con successo contro l’occupazione nazista.
In 40 anni gli eredi di quei grandi uomini, donne e bambini, non sono riusciti a liberarsi del nemico camorrista. Quel nemico che abitava talvolta affianco, lo vedevi, sapevi cosa faceva, eppure non sei insorto. Quel nemico maledetto ha paralizzato l’economia di un’intera regione, ha disseminato rifiuti tossici dappertutto, ha distrutto come un tornado qualsiasi cosa gli passasse davanti. È il camorrista, quel soggetto prepotente che forte del potere delle armi ha messo paura ad una intera generazione di gente onesta. Nel 1943 uomini con le “PALLE” non ebbero paura. Sfidarono la morte pur di regalare ai propri figli un futuro migliore. Nel 2013 uomini senza niente, continuano a gridare e alzare bandiere, a protestare ballando la tarantola, ma sono sempre ostaggi del potere camorristico.
Abbiamo consegnato la nostra vita in mano a uomini minacciosi, capaci di spaventare tutti in nome del potere camorristico al suono delle armi. Quei napoletani liberarono la loro città dall’occupazione nazista, noi non abbiamo mai liberato la nostra esistenza dal cancro camorristico. Invece di combattere il nemico lo abbiamo assecondato col silenzio. Abbiamo consentito loro di poterci manipolare come meglio credeva. Chi guidava questa terra non ha saputo chiedere risposte concrete allo stato centrale. L’assenza delle istituzioni è diventato del tutto normale. Le vere istituzioni, ad un certo punto di questa vile storia, sono diventati loro, i camorristi. Lo stato non esisteva più. Festeggiamo la liberazione di Napoli da parte di grandi NAPOLETANI, che hanno salvato i loro eredi dal predominio nazista entrando in positivo nei libri di storia. Gli eredi, col tempo, hanno consegnato in mano all’occupazione camorristica tutto ciò che loro avevano liberato, nei libri di storia ci entrano senza medaglie e come i peggiori uomini che questa regione ha partorito.
VIVA NAPOLI, VIVA GLI EROI D IERI.