Non tenere i tuoi soldi in banca: oltre questa cifra scatta la multa | Possono costringerti a pagare

Non devi tenerli in banca - pexel - quotidianoitalia.it
Forse non lo sai ma se li metti in banca ti faranno pagare uno scotto altissimo. Ti conviene metterli sotto il materasso
Le banche rappresentano uno dei pilastri dell’economia quotidiana. Chiunque possieda un conto corrente affida a un istituto finanziario la custodia dei propri risparmi.
Tenere i soldi in banca significa non solo metterli al riparo da rischi di furto o smarrimento, ma anche avere accesso a una serie di strumenti che facilitano i pagamenti, la ricezione di stipendi e pensioni.
Tuttavia, il rapporto con la banca non è mai gratuito, perché dietro a ogni servizio esiste una struttura organizzativa che comporta costi e che si traduce in spese per il cliente.
Quando si parla di gestione del denaro sui conti correnti, il primo aspetto che emerge è quello delle commissioni. Effettuare un bonifico, ad esempio, può avere un prezzo che varia a seconda che l’operazione venga compiuta online o allo sportello.
Costi di un conto corrente
Anche i prelievi possono comportare costi aggiuntivi, soprattutto se avvengono da sportelli automatici non appartenenti alla banca di cui si è clienti. A questo si aggiungono le spese di gestione del conto, che vengono applicate con cadenza mensile o annuale e che servono a coprire la manutenzione del rapporto bancario.
Molti correntisti si trovano a fare i conti con una voce di spesa che, seppur apparentemente ridotta, incide sul bilancio familiare. Ogni banca applica condizioni diverse e talvolta è proprio la trasparenza delle informazioni a fare la differenza.
Inoltre si deve anche ricordare che i costi non si limitano al canone del conto corrente, ma includono anche quelli per il rilascio e la gestione delle carte.

Quello che ti impongono a tua insaputa
Quello che spesso sfugge ai correntisti è che oltre alle spese di gestione esiste un ulteriore addebito stabilito dalla normativa fiscale. Se la giacenza media sul conto supera i 5000 euro, scatta infatti l’imposta di bollo, pari a 34,20 euro annui per le persone fisiche. È un costo fisso che viene addebitato direttamente dalla banca e che non dipende dal numero di operazioni effettuate, ma esclusivamente dalla somma depositata. In pratica, chi tiene sul conto una cifra superiore a questa soglia si troverà a pagare questa imposta in aggiunta alle normali spese di gestione.
La misura è stata introdotta per uniformare il sistema fiscale e colpisce indistintamente tutti i correntisti che superano il limite stabilito. Anche chi possiede più conti in banche differenti deve prestare attenzione, perché la giacenza viene calcolata su ciascun conto separatamente e l’imposta viene addebitata da ogni istituto. Non è dunque un dettaglio da poco, ma un aspetto che pesa concretamente sul portafoglio di chi cerca di risparmiare.