Il piano segreto della Flotilla: altro che aiuti, le navi puntavano a ben altro | Erano tutti d’accordo fin dall’inizio

Il piano segreto della Flotilla: altro che aiuti, le navi puntavano a ben altro | Erano tutti d’accordo fin dall’inizio

Flotilla- x- quotidianoitalia.it

Viene a galla il vero obiettivo della Flotilla, che non puntava affatto ad aiutare. Erano tutti d’accordo fin dal primo momento.

Nel corso delle ultime settimane chiunque ha sentito parlare della Flotilla. Si tratta di una missione organizzata da un gruppo internazionale di attivisti e associazioni, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere la Striscia di Gaza attraverso il mare. Le navi coinvolte hanno trasportato passeggeri, aiuti umanitari e materiale destinato alla popolazione locale, in un contesto caratterizzato da grande attenzione mediatica e diplomatica.

La missione ha raccolto la partecipazione di persone provenienti da diversi Paesi, tra cui figure legate al mondo dell’associazionismo e del volontariato. Le imbarcazioni sono partite da porti del Mediterraneo con l’intento di navigare verso Gaza, percorrendo una rotta che storicamente è stata oggetto di tensioni. Ogni spostamento della Flotilla è stato seguito con interesse da stampa e opinione pubblica, alimentando il dibattito internazionale.

Le autorità israeliane hanno monitorato da vicino l’iniziativa, ribadendo i propri controlli sulle acque circostanti. In passato, tentativi simili erano stati oggetto di interventi e ispezioni, con episodi che avevano attirato l’attenzione della comunità internazionale. L’interesse generato ha reso l’operazione uno degli argomenti più discussi a livello globale nelle ultime settimane. E quanto è venuto a galla in queste ultime ore ha lasciato tutti senza parole.

Altro che aiuti umanitari: ecco il vero obiettivo della Flotilla

Sebbene l’idea secondo tutti era che la Flotilla avrebbe dovuto portare cibo, acqua e tutto ciò di cui c’è bisogno in quel di Gaza, la vera ragione per cui è partita questa spedizione è un’altra. Almeno secondo quanto riportato da maledizioni sul proprio account Instagram.

A suo dire infatti ”Il punto non era arrivare a Gaza. Il punto era DIMOSTRARE che una parte del mondo ha normalizzato l’idea che portare cibo e acqua a 2 milioni di persone che muoiono di fame sia un atto criminale”.

Il disastro di Gaza- fonte wikipedia- quotidianoitalia.it

Tutta una questione politica

In pratica si è ridotta tale situazione ad una questione politica, come confermato da alcuni utenti sotto i commenti, che hanno screditato la vera missione di Flotilla.

In fin dei conti però tutto ciò è negativo. La cosa che conta è che purtroppo ad oggi ancora ci sono morti e distruzione a Gaza.