Dalla Polonia arriveranno all’Italia: i droni russi sono già in volo | Nessuno è al sicuro

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La guerra è alle porte - quotidianoitalia.it

La guerra sta arrivando in Italia. Non c’è più speranza né vie di mezzo: la Russia si avvicina sempre di più

La guerra in Ucraina non è più un conflitto confinato ai margini dell’Est europeo: è diventata un fiume che scorre sotto le fondamenta stesse del continente, trascinando con sé paure, incertezze e un senso di vulnerabilità che cresce di giorno in giorno.

Iniziata nel febbraio del 2022 con l’invasione russa del territorio ucraino, la guerra ha superato da tempo la soglia dei mille giorni. Quello che doveva essere, secondo il Cremlino, un intervento “rapido e risolutivo”, si è trasformato in un logorante scontro di posizione, un conflitto ibrido dove trincee, droni e propaganda convivono nella stessa cornice di devastazione.

Kiev continua a resistere, sostenuta da aiuti militari e finanziari provenienti dall’Occidente, ma le sue forze sono stremate. L’inverno che si avvicina promette nuovi blackout, carenze energetiche e una popolazione civile sempre più allo stremo.

Mosca, dal canto suo, non mostra alcuna intenzione di arretrare: rilancia la narrativa della difesa contro l’espansione della Nato e minaccia ritorsioni verso chiunque interferisca. È un equilibrio precario, sospeso tra diplomazia fallita e nuove escalation.

Le ripercussioni sulla nostra penisola

L’Europa, in questo scenario, si scopre fragile. Le capitali europee osservano con crescente inquietudine le conseguenze dirette e indirette del conflitto: crisi energetica, aumento dei prezzi, instabilità dei mercati, migrazioni forzate.

A Bruxelles e Strasburgo si discute di armi e sanzioni, ma anche di coesione interna. L’unità dell’Unione Europea, messa alla prova dalla guerra, appare ora più necessaria che mai ma anche più complessa da mantenere. La paura non è più solo quella di un tracollo economico, ma di un contagio politico e militare che potrebbe spingersi oltre i confini dell’Ucraina.

In Italia, la sensazione che “la guerra sia alle porte” è ormai diffusa. I sondaggi mostrano un’opinione pubblica divisa: da un lato chi chiede con forza il cessate il fuoco, invocando la pace come unica via d’uscita; dall’altro chi tenta di comprendere le ragioni geopolitiche, riconoscendo che la guerra in Ucraina è anche una questione di equilibrio mondiale e di sopravvivenza delle democrazie.

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La Polonia sotto attacco – quotidianoitalia.it

Cosa sta accadendo

Ci si interroga su quanto tempo rimanga prima che la linea del fronte, anche solo simbolicamente, si sposti più a ovest. Le notizie provenienti dal confine orientale dell’Unione fanno tremare i tavoli della politica europea: solo nelle ultime ore, oltre venti droni russi sono penetrati nello spazio aereo polacco, costringendo Varsavia a una reazione immediata e a un vertice straordinario della Nato.

I media rilanciano le immagini dei droni e nei corridoi della diplomazia si moltiplicano gli appelli alla prudenza. Tuttavia, la sensazione di trovarsi su un filo sottile, sospesi tra pace e guerra, è ormai inevitabile. Le sirene che suonano in Polonia non sembrano più così lontane: risuonano anche nei pensieri di un’Europa che, per la prima volta dopo decenni, teme davvero di dover riscrivere la parola guerra dentro i propri confini.