Gianna Nannini, l’abuso di droga e il collasso: cala il gelo in studio | Il corpo disteso della cantante

Le verità scottanti su Gianna Nannini. Si racconta e vengono fuori tutti i suoi lati oscuri

Gianna Nannini è una delle icone più autentiche e longeve della musica italiana. Originaria di Siena, è una di quelle artiste che non si sono mai piegate alle mode o alle convenzioni, costruendo una carriera segnata da passione, grinta e una voce inconfondibile.

Fin dagli esordi negli anni Settanta, Gianna ha rappresentato la rottura: un talento fuori dagli schemi, capace di portare nella canzone italiana un’energia che fino a quel momento sembrava appartenere solo alle star internazionali.

La sua ascesa è stata lenta ma inesorabile. Dopo i primi album, è con America e soprattutto con Latin Lover che arriva al grande pubblico. Da lì in poi, la sua carriera è stata una lunga cavalcata di successi, con brani che hanno segnato intere generazioni: Bello e impossibile, I maschi, Fotoromanza, fino a Meravigliosa creatura.

Sono inni che hanno unito l’anima rock alla dolcezza della melodia. Il suo timbro graffiato, la scrittura diretta e la capacità di emozionare dal vivo l’hanno resa un punto fermo della musica italiana.

La crescita e a fama intramontabile

Gianna Nannini non è mai stata solo una cantante, ma un simbolo di libertà e autenticità. La sua figura ha attraversato decenni di cambiamenti sociali e culturali, restando sempre coerente con sé stessa. Nella sua carriera ha collaborato con i più grandi artisti e produttori, portando il rock italiano fuori dai confini nazionali e costruendo un ponte tra la tradizione melodica e la potenza del suono internazionale.

Negli anni Duemila, mentre molte icone del passato si sono ritirate o hanno rallentato il ritmo, Gianna ha continuato a reinventarsi. È riuscita a parlare ai giovani senza perdere la sua identità, mescolando generi e sonorità con intelligenza. Anche oggi, alla soglia dei settant’anni, non accenna a fermarsi: i suoi concerti registrano regolarmente sold out, con un pubblico che spazia dai fan storici a una nuova generazione cresciuta ascoltando i suoi brani più celebri.

Il segreto della sua longevità artistica sta proprio nella capacità di essere molte cose insieme: ribelle e romantica, graffiante e poetica. Da un lato la Gianna del rock, con chitarre potenti e testi diretti, dall’altro la Gianna delle emozioni intime, di Sei nell’anima, Aria e Meravigliosa creatura.

Le rivelazioni che lasciano senza parole

Nannini ha sempre raccontato la vita con onestà, anche nelle sue sfumature più scomode o ironiche. E proprio un episodio curioso, raccontato di recente dal rapper Fabri Fibra, ha riportato alla luce il suo spirito libero e irriverente. In un’intervista, Fibra ha ricordato l’esperienza di quando i due registrarono insieme il brano In Italia, nel 2008: appena arrivato in studio, Gianna, ha raccontato il rapper, gli avrebbe chiesto una canna.

Lui, divertito, l’avvertì della “qualità” della materia prima, ma a lei non importò. Decise comunque di fumare e, stando al racconto, collassò sul divano dello studio poco dopo, tra le risate del team di produzione. Un aneddoto che, più che scandalizzare, ha fatto sorridere i fan.