Pomezia, bomba distrugge auto di Ranucci e figlia | Esplosione nella notte: scatta la massima protezione

Fatte esplodere nella notte auto di Ranucci e figlia - QuotidianoItalia.it (Screenshot video YouTube)
Pomezia, nel cuore della notte una bomba è stata fatta esplodere ed ha causato la distruzione delle auto di Sigfrido Ranucci e di sua figlia
Momenti di grande paura quelle che sono stati vissuti, nel cuore della notte, a Pomezia. Alle porte di Roma, infatti, una fortissima esplosione ha devastato le auto parcheggiate fuori l’abitazione di Sigfrido Ranucci e di sua figlia.
Il giornalista e conduttore di ‘Report’ ha rivelato che due ordigni sono stati collocati sotto i mezzi causando una esplosione non indifferente. La stessa che ha scosso l’intero quartiere. La notizia “positiva” in questa vicenda è che non ci sono feriti.
Fortunatamente in quel momento non transitava nessun pedone. Una esplosione del genere, come confermato da Ranucci, avrebbe provocato quasi sicuramente delle vittime. Le fiamme hanno completamente avvolto le automobili e, di conseguenza, distrutte.
Danneggiamenti ci sono stati anche alla struttura esterna di casa sua: parti del cancello bruciate e detriti sparsi nel luogo della esplosione. Dopo pochi minuti sono arrivate le forze dell’ordine, carabinieri, Digos e vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona.
Pomezia, distrutte auto di Ranucci e figlia: scatta la massima sicurezza
Dai primi risultati delle analisi sembra che l’ordino sia di natura artigianale e che, all’interno dello stesso, c’era circa un chilo di esplosivo. La bomba è stata piazzata tra auto e cancello. I residui sono stati sottoposti a sequestro e affidati agli artificieri che faranno successivamente il punto della situazione.
In merito a quanto accaduto il giornalista ha raccontato la sua paura e quanto successo attraverso i canali social. Ribadendo che la sua vettura è letteralmente “saltata in aria“. Come annunciato in precedenza l’evento poteva causare delle conseguenze davvero tragiche. Per il semplice motivo che l’ordino ha danneggiato non solo i veicoli, ma anche le abitazioni accanto.

Ranucci, cresce la paura: anche la politica si schiera dalla sua parte
La Procura ha immediatamente avviato le indagini, con la collaborazione del prefetto della zona. In merito a quanto successo non si sono fatte attendere le dichiarazioni dalla politica italiana. La premier Giorgia Meloni ha condannato il grave atto intimidatorio nei confronti del giornalista. Stesso discorso vale anche per il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha ordinato la massima tutela nei confronti del giornalista e della sua famiglia.
Verranno rafforzate le misure di protezione verso di lui ed i suoi cari. Le indagini sono condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Roma, con il pm della DDA Carlo Villani e l’aggiunto Ilaria Calò. Si cercano possibili telecamere di videosorveglianza nella zona per cercare di capire chi abbia potuto effettuare questo vile attacco.