Castel d’Azzano, bufera sul post della Salis | Critiche dopo il riferimento a politica e capitalismo

Tragedia Castel d’Azzano, bufera sul post social di Ilaria Salis: critiche dopo il riferimento a politica e capitalismo

In merito a quanto accaduto pochi giorni fa a Castel d’Azzano (provincia di Verona), con la morte di tre carabinieri durante uno sgombero, anche il mondo della politica ha voluto esprimere le proprie condoglianze.

C’è anche chi, però, ha voluto dare spazio alle polemiche. Come ha fatto l’europarlamentare Ilaria Salis. Lo ha fatto con un post, pubblicato sui suoi account social, poche ore dopo il tragico episodio.

La Salis ha collegato il drammatico evento a questioni strutturali legate alla crisi abitativa ed alla diseguaglianza sociale. Sottolineando la mancanza che la mancanza di una casa venga trattata come un diritto elitario piuttosto che una esigenza essenziale.

Nel post, inoltre, ha pressato la politica: nel caso in cui non dovesse intervenire dovrà considerarsi “corresponsabile” insieme al “capitalismo“. Inutile ribadire che queste frasi hanno scatentato le ire e le critiche degli esponenti del centrodestra.

Castel d’Azzano, polemiche sul post della Salis: critiche dal centrodestra

Parole, quelle della Salis, che hanno scatenato moltissime polemiche. In particolar modo dal centrodestra. In molti hanno puntato il dito contro l’europarlamentare, accusata di aver giustificato la strage e di relativizzae la responsabilità dei fratelli Ramponi (autori dell’esplosione).

Tra coloro che l’hanno criticata Maurizio Gasparri di Forza Italia (“Affermazioni vergognose“), Mariastella Gelmini (“Non è il momento per fare propaganda politica“) e Fabrizio Cecchetti della Lega (“Insulto all’onore dei carabinieri uccisi“). Polemiche anche da parte delle forze dell’ordine che, secondo loro, attribuire parti della colpa a circostanze sociali non fa altro che stravolgere la realtà dei fatti.

Castel d’Azzano, polemiche sul post della Salis: arriva il contrattacco

Ilaria Salis, dopo le polemiche nate, non ha alcuna intenzione di effettuare passi indietro. Anzi, ci tiene a confermare la sua tesi. Lo ha fatto sempre sui social network. Tanto da denunciare una campagna d’odio nei suoi confronti. Non solo: ha dichiarato che le sue affermazioni sono state travisate e che le sono state attribuite frasi mai pronunciate.

Inoltre ha voluto esprimere vicinanza alle famiglie dei carabinieri uccisi e che questo tipo di evento mai sarebbe dovuto accadere. Di conseguenza ha ribadito il suo concetto: ovvero che non rinuncia al concetto di corresponsabilità politica della crisi abitativa nelle dinamiche sociali dolorose.