Coronavirus, il governo ha scaricato tutti gli oneri di riapertura sulle imprese

Quando un soggetto deve fare dei lavori e non ha i soldi, si rivolge al fornitore e chiede se può avere credito spiegando come può pagare. Sono accordi, qualora possibili, per poter fare delle cose.

Coronavirus, il governo ha scaricato tutti gli oneri di riapertura sulle imprese

Quando un soggetto deve fare dei lavori e non ha i soldi, si rivolge al fornitore e chiede se può avere credito spiegando come può pagare. Sono accordi, qualora possibili, per poter fare delle cose. Nel caso del governo, è uscito in TV, e con fare propagandistico ha elargito miliardi di euro di qua e di là. Miliardi che non sono mai arrivati o a malapena a singhiozzo a qualcuno. Molti attendono ancora i seicento euro, altri la cassa integrazione. Salvo, poi, chiedere scusa ai cittadini per non aver ricevuto ancora nulla, intanto le imprese si sono dovute fare carico di pagare i dipendenti in attesa che lo stato pgasse la cassa integrazione. Una bella figuraccia, doppia se vogliamo essere onesti, poiché non ha nemmeno spiegato come e quando darà i soldi. Era molto più semplice dire siamo un governo poveraccio e non abbiamo soldi. Forse gli italiani capivano lo stato di difficoltà del proprio stato. Niente, si continua ad elargire con la bocca milioni di euro, tanto per riempirla.
E sì, perché chi sta pagando il prezzo salato di questa epidemia sono i cittadini e le imprese. Queste ultime stanno pagando a caro prezzo la riapertura. Tutti gli oneri sono stati scaricati su di loro, con imposizioni asfissianti, ritrovandosi con una quantità di vincoli all’italiana per poter riaprire bottega dopo che lo stato le ha obbligate a rimanere chiusi. Tutti gli strumenti di sicurezza e relativi costi, sono stati caricati sulle spalle delle imprese senza fare nemmeno una distinzione. L’imprenditore che fattura diversi milioni di euro l’anno, spendere diverse migliaia di euro gli fa solletico, ma una piccola imprese, un piccolo commerciante, spendere mille euro diventata impresa impossibile. Il governo ha fatto orecchie da mercante, ha solo dato ordini, e come nelle più spettacolari delle dittature, chi vuole riaprire deve ubbidire. Molte di loro rimarranno chiuse poiché è impossibile, dopo due mesi di chiusura, poter sorbirsi costi che non hanno. Insomma, ancora una volta, in un momento delicato come quello che tutti stanno vivendo, il governo italiano si è comportato all’italiana. Invece di intraprendere una strada per evitare difficoltà, le ha procurate, causando danni aggiuntivi a chi produce e fa impresa.