I roghi tossici esistono perché lo smaltimento è costoso
I roghi tossici non sono una piaga solamente della terra dei fuochi, è un fenomeno molto ampio è riguarda l’intera penisola. Spesso si sa quello che avviene a casa tua, ma non si riesce a sapere quello che avviene nella casa del tuo vicino.

I roghi tossici non sono una piaga solamente della terra dei fuochi, è un fenomeno molto ampio è riguarda l’intera penisola. Spesso si sa quello che avviene a casa tua, ma non si riesce a sapere quello che avviene nella casa del tuo vicino. La metafora va bene anche per i roghi tossici, perché la cosiddetta terra dei fuochi fa propaganda negativa a iosa, mentre il problema di pari dimensioni si trova anche altrove.
Troppi paladini fanno le battaglie per i roghi, legittime e sacrosante, ma non dicono la verità su ciò che scatena questa piaga sociale. Fanno solo accuse senza comprendere qual è la natura che scatena il fenomeno. Non fa comodo, disturbano i quartieri alti della politica produttori di leggi becere che generano il fenomeno. È un po’ come imporre il registratore di cassa elettronico, ma a pagarlo deve essere il commerciante. Uguale. Fanno leggi per lo smaltimento dei rifiuti, ma devono essere i cittadini a pagarli a caro prezzo. In Campania il fenomeno è ancora più esteso per via dell’eterna questione rifiuti mai eliminata, che rincara notevolmente lo smaltimento.
Chi gestisce lo smaltimento di rifiuti speciali sono sempre società con licenze ministeriali e regionali. Spesso capita che alcune imprese pagano già lo smaltimento ai comuni, ma per quanto riguarda alcune tipologie di rifiuti devono rivolgersi a società esterne al comune di residenza. Significa che oltre alla tassa della monnezza, già carissima e per alcune piccole imprese arriva a costare anche diecimila euro l’anno, sono colpite anche dallo smaltimento di alcuni rifiuti speciali con costi aggiuntivi. Qui inizia il percorso che porta spesso a rivolgersi altrove per smaltire rifiuti che attraverso società legali costa cento mentre con i sottorifugi costa cinquanta. È chiaro che con il sottorifugio il rifiuto finisce inevitabilmente in aperta campagna che, spesso, finisce in fiamme. Il risparmio è notevole. C’è crisi, e quando c’è crisi bisogna risparmiare su tutto, e così avviene anche con i rifiuti. Forse sarebbe meglio parlare di una correzione delle leggi che hanno portato il cittadino e le imprese a ritrovarsi in enormi difficoltà in merito allo smaltimento dei rifiuti speciali. Leggi fatte con i piedi solo per ovviare a situazioni emergenziali che non finiscono mai. L’esempio che più fa capire cosa significa quello che è stato scritto, lo si può attingere facilmente da una riparazione del tetto su una civile abitazione di 100 metri quadri, dove per impermeabilizzarla ci vogliono dieci rotoli di guaina che a mercato costano 35 euro l’uno, quindi per cento metri ci vogliono 350 euro. Per smaltire cento metri di guaina di risulta, si paga dai 4-5 euro al chilogrammo, che tradotto significa 400/500 euro, più di quanta costa la materia prima. L’esempio è chiaro: o sarà il cittadino a portare in aperta campagna il rifiuto o la stessa impresa (a volte a nero) che fa il lavoro. Per essere corretti, al costo di impermeabilizzazione l’impresa esecutrice deve accusare anche il costo dello smaltimento, che si traduce in costi aggiuntivi per l’utente finale, che invece di pagare 700 euro si ritroverà a sborsare 1200/1300 euro. Questo se si ricorre al nero, se tutto viene fatto in maniere regolare, per gli alti vincoli burocratici prodotti dalle leggi becere, per fare lo stesso lavoro si arriva anche ad un costo di 3000/4000 euro. Troppi a fronte di 350 euro di materia prima. Spero che l’esempio abbia chiarito cosa significano i roghi tossici, poiché l’esempio è banale ma significativo. Ci sono piccole imprese artigiane e non solo, che per via dello smaltimento dei rifiuti sono costrette a chiudere. Per eliminare questa piaga bisogna trovare soluzioni alternative per lo smaltimento, e che abbiano costi minori evitando così di alimentare la scelta di liberarsi delle cose in maniera furtiva. Dove ci sono le condizioni ideali di smaltimento, che distruggono i rifiuti, non ci sono i roghi. Lo smaltimento costa troppo per questo esistono i roghi, basta vedere quali sono i rifiuti in aperta campagna che vanno in fiamme, per rendersi conto che lo scritto ha una sua valenza. Riflettete.