Il gregge italiano che ama il capo pastore di turno

Il popolo italiano è come il gregge di pecore: segue il fischio del pastore e non devia in nessuna direzione, basta che davanti ci sia qualcuno che gli indichi la strada, anche se questi li porta in un burrone. La sintesi del popolo italiano è uguale ad un gregge di pecore.

Il gregge italiano che ama il capo pastore di turno

Il popolo italiano è come il gregge di pecore: segue il fischio del pastore e non devia in nessuna direzione, basta che davanti ci sia qualcuno che gli indichi la strada, anche se questi li porta in un burrone.
La sintesi del popolo italiano è uguale ad un gregge di pecore. È lamentoso, ma quando sente il fischio del padrone, non osa disubbidire. Lo segue senza obiettare.
Il popolo italiano ama chi esce all’improvviso è gli indica una strada. Ci sono stati tanti attori politici usciti dal nulla, e in breve tempo sono riusciti a circoscrivere il popolo. È dai tempi della fine della seconda guerra mondiale che il popolo italiano è stato educato a seguire il pastore di turno. Come un gregge ubbidiente si è messo in fila ed ha votato senza sapere cosa votasse. Gli è stata fatta una promessa, e lui ha obbedito alla promessa. Pure se essa era una presa in giro, l’aveva fatta il capo gregge, andava bene. Quanti capi gregge sono nati in Italia? Tanti, e tutti sono riusciti a ritagliarsi la fiducia di una parte del gregge. Berlusconi è stato il primo di questi capi che hanno ritagliato la fiducia del gregge italiano. Poi è arrivato Prodi, Di Pietro, Bertinotti, Renzi, infine Beppe Grillo, tutti soggetti che si sono messi alla guida di una parte di gregge e l’hanno guidato fino a ridosso del burrone. Quando il gregge ha visto il burrone ha tentato di fare marcia indietro, ma non appena il pastore ha lanciato il fischio di richiamo, questi si sono buttati giù. Il popolo italiano è un popolo strano: si lamenta, ma alla fine chiunque si mette alla guida del gregge, lui corre ad abbracciarlo. I risultati sono sempre gli stessi: tante pecore corrono incontro al richiamo del pastore, formano un grande gregge, ma non appena esce un nuovo pastore tradiscono il vecchio, basta che gli danno un pò di erba da mangiare. Alla fine però non ottengono niente, perché ogni pastore nasce per guidare il gregge nel burrone, ma non per salvarlo.