A Roma le sardine offrono proposte ridicole per salvare l’Italia

A Bologna sono nate contro il leghista e a Roma si sono riconfermate in grado soltanto di opporsi al Carroccio. Senza proporre granché. Evidentemente sono stati milioni e milioni di italiani a ridere a crepapelle quando la star delle sardine ha preso il microfono in mano ed ha iniziato ad elencare…

A Roma le sardine offrono proposte ridicole per salvare l’Italia

A Bologna sono nate contro il leghista e a Roma si sono riconfermate in grado soltanto di opporsi al Carroccio. Senza proporre granché. Evidentemente sono stati milioni e milioni di italiani a ridere a crepapelle quando la star delle sardine ha preso il microfono in mano ed ha iniziato ad elencare le proposte delle sardine. I fianchi si saranno gonfiati a tal punto di arrivare sull’orlo dello scoppio.
Non si poteva non ridere. Al primo punto le sardine hanno scritto: “Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a fare politica invece di fare campagna elettorale permanente”. Risate tra gli italiani che non erano in piazza. Secondo: “Pretendiamo che chiunque ricopre la carica di ministro, comunichi solo attraverso i canali istituzionali”. I fianchi iniziavano a gonfiarsi. Terzo: “Pretendiamo trasparenza nell’uso che la politica fa dei social network, sia economica che comunicativa”. Qui, per accesso di risata, il ricovero in pronto soccorso si avvicina prepotentemente. Quarto: “Pretendiamo che il mondo dell’informazione protegga, difenda e si avvicini alla verità e traduca tutto questo sforzo in messaggi fedeli ai fatti”. Qui in molti pensano di andarci al pronto soccorso. Quinto: “Pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica in ogni sua forma. E che la violenza verbale venga equiparata alla violenza fisica”. Si inizia a lacrimare perché le risate non finiscono più. Sesto: “Chiediamo di rivedere il Decreto Sicurezza, c’è bisogno di leggi che non mettano al centro la paura ma il desiderio costruire una società inclusiva e che vedano la diversità come ricchezza non come minaccia”. Qui gli italiani si arrendono, capiscono che hanno davanti una scatoletta di sardine vuote, che non ha sostanza politica, sociale, economica. L’unica cosa certa è che desiderano i porti aperti e contrastare il loro nemico politico Matteo Salvini. Ci pare davvero difficile risollevare l’Italia con i punti offerti dalle sardine. L’Italia ha tanti di quei problemi che le sardine hanno solo offerto l’opportunità a milioni di italiani di sorridere in un momento così delicato per la nazione.