Il sud chiede ancora l’elemosina al nord

Sono passati tantissimi anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, eppure il sud continua a chiedere l’elemosina al nord. L’Italia è spaccata in due: da una parte c’è il nord produttivo, dall’altra il sud improduttivo.

Il sud chiede ancora l’elemosina al nord

Sono passati tantissimi anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, eppure il sud continua a chiedere l’elemosina al nord. L’Italia è spaccata in due: da una parte c’è il nord produttivo, dall’altra il sud improduttivo. La parte bassa del paese continua a chiedere lavoro alla parte alta della penisola. Il sud rimane ostaggio di un sistema di potere costruito ad arte dalle varie classi dirigenti, che si sono scambiati il ruolo alla guida della nazione, ma non hanno fatto nulla per il paese.
Fateci caso che finora ogni partito è nato al nord. Ogni capo di partito è del nord, poi viene al sud a chiedere i voti.
Siamo giunti al 2019 e la tendenza non si ferma, continua l’abbandono del Mezzogiorno, dove la ripresa dei flussi migratori è la vera emergenza meridionale. Negativa anche la proiezione del Pil per il Sud, che nel 2019 calerà dello 0,3% mentre il resto del paese crescerà dello 0,3% aumentando la divaricazione che, all’interno di un paese fermo, porta il Mezzogiorno in recessione.
Il quadro è negativo, non ci sono spiragli di luce che possono far presagire a un miglioramento delle condizioni meridionali. Nulla fa credere a un miglioramento, anche perché ogni governo non fa nulla per il meridione. Le mafie sono sempre il pericolo incombente, pronte a destabilizzare gli assetti economici del meridione con la prepotenza mafiosa.
Due milioni di meridionali si sono spostati verso il Nord. È questa la vera emergenza.Gli emigrati dal Sud tra il 2002 e il 2017 sono stati oltre 2 milioni, di cui 132.187 nel solo 2017. Di questi ultimi 66.557 sono giovani (50,4%, di cui il 33% laureati). Il saldo migratorio interno, al netto dei rientri, è negativo per 852 mila unità. Nel solo 2017 sono andati via 132 mila meridionali, con un saldo negativo di circa 70 mila unità.
Numeri spaventosi, che dimostrano quanto sia difficile la situazione nel meridione. Nel 2019 la situazione è ulteriormente peggiorata, e tutte le politiche messe in campo dai vari governi sono fallite tutte. Si fossilizzano su cose inutili, mentre c’è da salvare la parte bassa del paese che, se continua così, presto diventerà un deserto a cielo aperto. Il sud non può continuare a chiedere l’elemosina al nord. Non può continuare a cercare lavoro altrove, quando ha le migliori risorse e capacità per diventare la prima economia europea.