Il sud ha bisogno di lavoro

ROMA-40 anni di lunghe promesse elettorali. Dopo 40 anni siamo al punto di partenza. Ancora oggi, nel 2012, sempre gli stessi politici si preparano a prendere in giro il popolo meridionale con promesse fasulle dettate dall’esigenza elettorale. Promesse inutile, poiché

Il sud ha bisogno di lavoro

ROMA-40 anni di lunghe promesse elettorali. Dopo 40 anni siamo al punto di partenza. Ancora oggi, nel 2012, sempre gli stessi politici si preparano a prendere in giro il popolo meridionale con promesse fasulle dettate dall’esigenza elettorale. Promesse inutile, poiché essendo sempre le stesse persone al timone del paese, hanno idee superate e prive di contenuti,poiché i politici candidati sono gli stessi che hanno causato il danno.
Il sud paga lo scotto più grande dell’inefficienza politica. Sono 40 anni che viene preso in giro dai politici, e dopo 40 anni corre ancora dietro al sogno del lavoro. In questi giorno si sente parlare tanto di riforme del lavoro per creare occupazione. Questi baldi signori del potere da una vita fanno riforme del lavoro, ma mai una riforma ha creato un posto di lavoro nel mezzogiorno. Destra o sinistra, centro o non centro, ognuno fa la brutta figura nei confronti del popolo meridionale. Oggi sembra che Ognuno ha la ricetta giusta per rimettere a posto un problema che risale ai tempi del dopoguerra, e 50 anni di Democrazia Cristiana, con la complicità degli apparati della sinistra italiana, non sono riusciti a risolvere il problema.
La politica al sud ha saputo solamente creare gli apparati pubblici giusti per avere in cambio il voto. Hanno costruito società partecipate all’interno di province, comuni, regione, utili a creare l’occupazione momentanea. Tutte queste società man mano che sono andate avanti hanno accumulato ingenti debiti e sono andate a finire in liquidazione. Tutte queste società sono state sempre gestite dai politici, amici dei politici, parenti dei politici, determinando il disastro non solo economico delle aziende create, ma anche soldi a pioggia finiti chissà dove. La gente ci ha creduto, ma il vero lavoro lo creano i privati, gli imprenditori, lo stato crea solo confusione, e al sud il lavoro serve come ritorno utile. Ma oggi la situazione è drammatica, il sud non ha più lavoro, bisogna reagire con politiche che vadano a diminuire le tasse del 50% alle imprese e ai cittadini, altrimenti il sud è una polveriera pronta ad esplodere, e farà più danni della seconda guerra mondiale.