Più chiudono le imprese, più lo stato non incassa

ROMA-Sembra paradossale come la politica sia ancora interessata all’Europa e alle direttive europee, quando

Più chiudono le imprese, più lo stato non incassa

ROMA-Sembra paradossale come la politica sia ancora interessata all’Europa e alle direttive europee, quando il paese sta sprofondando in una situazione che porta dritti allo sfascio. In soli due mesi, gennaio e febbraio di quest’anno, hanno chiuso ben diecimila imprese. La chiusura di queste imprese si traduce in mancati introiti per lo stato. Tra queste diecimila ci sono molti commercianti, Pmi, artigiani, un nutrito gruppo di figure imprenditoriali che da sempre sono il volano dell’economia italiana. Il problema non riguarda solamente le imprese, ma si trascina dietro in un effetto domino anche chi ci lavora.
La chiusura di diecimila esercizi commerciali significa diecimila disoccupati, e se la metà di essi aveva qualche collaboratori il numero diventa inevitabilmente maggiore e sono quindicimila le persone che non hanno più lavoro. Quindicimila famiglie che in due mesi si son viste cambiare la propria vita. Titolari di partite iva che escono sicuramente con le ossa rotte dalla crisi economica, poiché molti di essi sicuramente sono ultra cinquantenni e non troveranno più lavoro. Avendo una famiglia alle spalle non saranno più in grado di sostenerla, come non saranno in grado di sostenere lo strascico debitorio che la chiusura dell’attività comporta.
Ma non è solo il singolo soggetto a subire le conseguenze della chiusa dell’attività. Inevitabilmente lo stato non incasserà più le tasse di queste imprese, non incassa i contributi previdenziali, e non incassa l’iva del commercio. Far chiudere le imprese significa non avere più introiti utili per sostenere la macchina pubblica: pagare polizia carabinieri, guardia di finanza, impiegati ecc. morale della favola: bisogna smetterla con le politiche di rigore e risanamento imposte dall’Europa, senza lavoro non si risana niente, anzi, diventa tutto più complicato e impossibile.