ine della corsa elettorale
ROMA-Da questa sera scatta il silenzio elettorale, per gli italiani è quasi un sollievo. Nelle ultime settimane le Tv sono state prese d’assalto dai politici per tentare un vano tentativo di persuadere le coscienze degli italiani verso il voto a questo o quel partito.

ROMA-Da questa sera scatta il silenzio elettorale, per gli italiani è quasi un sollievo. Nelle ultime settimane le Tv sono state prese d’assalto dai politici per tentare un vano tentativo di persuadere le coscienze degli italiani verso il voto a questo o quel partito. Una campagna elettorale vissuta interaente in Tv, le piazze le ha occupate solamente il M5S che ha girato a lungo tutta la penisola senza andare mai in televisione come hanno fatto tutti gli altri leader.
A prescindere da ciò, la tristezza riguarda sempre di più la distanza tra il cittadino e la politica. Non si occupano più le piazze italiane, quelle piccole e grandi, come si faceva un tempo. Tutto è racchiuso nei salotti buoni, nei cinema, nei teatri, ma di contatto umano con la gente ormai non se ne vede da 20 anni. Non esiste più la democrazia della piazza, dove c’era il vero confronto con la gente, oggi tutto è limitato all’apparizione televisiva per convincere il cittadino.
Questa che sta per terminare si può definire la peggiore, e può essere quella che determina un passaggio nuovo della vita degli italiani. Questo dipende da come si vota e a chi si vota. Gli attori non sono cambiati, sono quelli della prima repubblica trasformati in seconda e vogliono creare la terza, senza mai farsi da parte. L’esito del voto non è scontato, tutto è contornato dalla piena incertezza. L’unica certezza è che l’Italia è ormai scivolata verso una situazione che questa classe dirigente non può assolutamente essere in grado di risolvere, perché è quella che ha commesso il dolo.