Scandalo carne di cavallo, nuovi casi in tutta Europa, Asia e AmericaIn evidenza

ROMA-Lo scandalo della carne di cavallo, contenuta nei cibi e alimenti nei quali non dovrebbe

Scandalo carne di cavallo, nuovi casi in tutta Europa, Asia e AmericaIn evidenza

ROMA-Lo scandalo della carne di cavallo, contenuta nei cibi e alimenti nei quali non dovrebbe essere presente, sta facendo parlare tutti i media e giornali, non solo in Italia, ma in tutta Europa.
Infatti si registrano nuovi casi ogni giorno e in quasi tutti i paesi dell’unione europea, dove dopo una serie di controlli, ordinati dai vari ministeri competenti,vengono trovate tracce di carne di cavallo all’interno di determinati tipi di cibi, nei quali non è assolutamente indicato il tipo e la provenienza delle carne utilizzata, se non addirittura in alcuni casi viene descritta tutt’altro tipo di carne.
Ci troviamo sicuramente di fronte ad uno scandalo alimentare a livello internazionale, che a detta degli inquirenti, non si capisce da quanto tempo si protrae. Fino ad oggi sono circa 200 i prodotti alimentari ritirati dal mercato, in ben 24 paesi sopratutto in Europa, ma non mancano i casi di sequestro anche in Asia e America.
Si calcola un danno totale di circa 1 miliardo di euro tra confezioni sequestrate e distrutte, oltre al conseguente calo, drastico, dei consumi provocati proprio dalla paura di mangiare carne equina senza esserne a conoscenza. Questi dati sono stati resi pubblici dalla Coldiretti sulla base del monitoraggio effettuato dal portale eFoodAlert.net, dal quale si evidenzia che ad essere coinvolte sono le principali multinazionali della distribuzione commerciale e dell’industria alimentare, come Findus Nestlè, Carrefour, Auchan e Lidl.
Un altro caso, che ha lasciato sbigottiti, è quello registrato nei punti vendita Ikea, dove è stata trovata traccia di carne equina nelle polpette vendute nella classica tavola calda presente all’interno dei centri esposizione e vendita.
Invece l’ultimo caso registrato in Europa riguarda la Danimarca dove negli due mesi sono stati riscontrati 6 casi di importazione di carne equina senza le opportune indicazioni previste per legge. Sembrerebbe che agli importatori danesi siano state vendute delle lasagne contenenti carne equina per oltre il 60%. Molti alimenti sono stati già tolti dal mercato, altri invece sono stati venduti prima che venissero pubblicati i risultati delle analisi.
Con molta probabilità questo tipo di mercato di carne equina occultata nei cibi va avanti da diversi anni, e solo ora sta venendo a galla tutta la verità. Ci auguriamo che tale situazione venga al più presto risolta, in quanto il consumatore ha il diritto di conoscere con precisione quali sono gli alimenti che acquista, e proprio a tal proposito la tracciabilità elettronica dei prodotti può essere un ottimo inizio.
La GS1, azienda leader nel settore delle etichette di nuova generazione basate sulla tecnologia RFID, afferma che con i nuovi tipi di etichette sarà possibile conoscere l’origine dei prodotti accostando all’etichetta uno smartphone. Naturalmente siamo ancora lontani da questo tipo di tracciabilità, ma naturalmente sapere con precisione gli alimenti contenuti nei cibi diventa fondamentale per qualsiasi consumatore.