Quando il lavoro diventa un sogno irraggiungibile

ROMA-Il comparto manifatturiero è la più grande risorsa occupazionale del nostro paese, adesso sta subendo la più grande

Quando il lavoro diventa un sogno irraggiungibile

ROMA-Il comparto manifatturiero è la più grande risorsa occupazionale del nostro paese, adesso sta subendo la più grande crisi dal dopoguerra. Nel manifatturiero le imprese italiane saranno probabilmente costrette a tagliare ulteriori posti di lavoro nei prossimi mesi, fa sapere il Centro studi Confindustria: la caduta ha già raggiunto le 539mila persone 2007-2012. La crisi ha già causato la distruzione del 15% del potenziale manifatturiero italiano. Nel manifatturiero, ed escluse le ditte individuali, è di -32mila (-8,3%) il saldo tra nuove imprese e aziende che hanno cessato l’attività.
Questi sono soltanto alcuni dati che emergono dal cancro del lavoro in Italia. Al manifatturiero va sommato l’edilizia, il commercio, la Pmi, ed altri settori produttivi di questo paese che ormai navigano nel buio totale. Errate politiche di approccio a sostegno dell’impresa, stanno portando ad una emorragia che ogni giorno porta alla chiusura di 40 imprese. Sindacati e partiti di sinistra nel corso degli anni hanno sempre chiesto punti a favore della classe operaia, legittimi se si parla di sicurezza sui luoghi di lavoro, ma tanti altri balzelli chiesti continuamente, hanno portato del tutto alla distruzione delle imprese, rendendo impossibile fare imprenditoria in questo paese.
Ora correre ai ripari è quasi impossibile. Oramai tutte le aziende italiane vivono con affanno questo momento, e superare l’onda d’urto non è facile. Bisognerebbe azzerare tutto, a partire da tutte le richieste che i sindacati e i partiti di sinistra hanno fatto in un trentennio, demolendo di fatto la capacità di reggere la mole di imposizioni chieste. Il lavoro è diventato un sogno irraggiungibile. Non è facile reperire una occupazione che garantisca un pizzico di stabilità. Sia il nord sia il sud vivono una condizione di grande difficoltà occupazionale. Al Nord il lavoro scarseggia perché il comparto industriale sta chiudendo. Occorre da parte della politica azzerare tutti quei vincoli che impediscono di fare impresa. Inoltre è necessario zittire i sindacati e metterli in un angolo tutelando prima di tutto l’impresa che crea occupazione. Solo l’altro ieri l’Indesit ha dichiarato 1400 dipendenti in esubero, quindi da questa spirale non ne usciamo più. L’emorragia si espande a macchia d’olio, ci vuole coraggio. Se la politica non dimostra di avere coraggio a costo di diventare impopolare, qui finisce male.