Meridiana: dietro i disagi l’ombra della vendita?In evidenza
ROMA-Dopo lo stop della compagnia aerea WindJet avvenuto nel mese di agosto dell’anno scorso ed il caso Alitalia

ROMA-Dopo lo stop della compagnia aerea WindJet avvenuto nel mese di agosto dell’anno scorso ed il caso Alitalia, anche l’estate 2013 si prevede di fuoco per i viaggiatori in aereo e Meridiana, la seconda compagnia italiana per importanza e traffico, ne è l’esempio.
Lunedì 24 giugno, infatti, all’aeroporto di Catania si è scatenato il caos nel volo Meridiana “in partenza” per Roma. Con ritardi che si sono riscontrati fin dalla mattina, per un guasto tecnico ad un aeromobile fermo a Torino (questa la versione ufficiale), e senza il conseguente aggiornamento del sito internet in tempo reale o l’invio di un messaggio telefonico ai passeggeri (azione che le compagnie non fanno mai, ma che in un’era basata sulla tecnologia, sarebbe intelligente ed utile), sono cominciati i problemi.
Una volta acquistato il biglietto, un primo dipendente ha annunciato un ritardo di un’ora e mezza, confermato sui monitor, con partenza prevista alle 18.30. Un secondo dipendente Meridiana ha invece comunicato, solo una volta arrivati al Gate, che il volo in partenza per le 17.00 sarebbe stato spostato alle 22.00 (orario poi ulteriormente prorogato).
La rabbia dei passeggeri presenti già al Gate è stata immediata: una signora aveva lasciato un parente morente a casa per arrivare in tempo ed una coppia di genitori doveva arrivare in fretta a Roma perché il loro figlio era in sala operatoria sottoposto ad un intervento.
La proposta dei passeggeri infuriati è stata quella di essere spostati su un altro volo Alitalia in modo da non trascorrere la notte in aeroporto, dato che il ritardo previsto continuava ad aumentare. Il personale Meridiana, non essendo riuscito a convincere i passeggeri con la promessa di un buono pasto per la cena, si è attivato al fine di smistare gli utenti sui voli Alitalia delle 18.30 e delle 19.20.
Concordato lo spostamento, le azioni successive sono state estenuanti: recupero dei bagagli nella stiva, coda infinita per fare nuovamente il biglietto con Alitalia (un solo dipendente per predisporre più di 150 biglietti) ed ulteriore fila per passare ancora una volta attraverso il metal detector.
Finalmente alle 19.45 la partenza, con arrivo alle 21.00 a Fiumicino anziché alle 19.20, questo solo grazie alle proteste dei passeggeri e di un membro del personale Meridiana che ha trovato la soluzione migliore, altrimenti sono convinta che i passeggeri sarebbero partiti dopo mezzanotte o addirittura l’indomani.
Questo, però, non era il primo disagio registrato dalla compagnia: il giovedì precedente infatti coloro che partivano da Roma Fiumicino per Catania con il volo delle 19:05 – Matteo Renzi incluso perché diretto in Sicilia per la chiusura della campagna elettorale con i suoi collaboratori – si sono trovati nel bel mezzo di uno sciopero dell’azienda che trasporta i bagagli nella stiva, sciopero peraltro non annunciato dal personale Meridiana. Infatti, soltanto dopo aver imbarcato i bagagli e essere saliti sull’aereo, i passeggeri hanno appreso che le valigie sarebbero arrivate a destinazione esclusivamente al termine dello sciopero.
Con una grande superficialità il personale, seppur a conoscenza dello sciopero dalle 14.30, ha sorvolato sull’informazione causando gravi problemi a coloro che avevano messo in stiva medicinali, vestiti, carte di lavoro o oggetti necessari.
Morale della favola: volo in ritardo e bagaglio arrivato a Catania solo il sabato sera. Molti passeggeri in partenza lunedì l’hanno poi ritirato direttamente in aeroporto.
Dietro tutti questi disagi, però, non c’e’ soltanto disorganizzazione e superficialità,’ ma anche l’ombra della vendita della compagnia. Le voci di una cessione imminente si rincorrevano in aeroporto, alcuni sostenevano che tra i possibili compratori ci fosse anche l’ex proprietario della Windjet.
Eppure fino a qualche settimana fa avevo una grande considerazione di Meridiana perché sempre puntuale e ben organizzata, poi all’improvviso l’ombra della vendita ed i disagi.
Sembrava ottima la gestione soprattutto dopo che, nel gennaio 2013, a seguito di risultati finanziari deludenti, il peggioramento della situazione debitoria del gruppo e disaccordi con il principe Aga Khan, Giuseppe Gentile ha lasciato il posto di Amministratore delegato a Roberto Scaramella, responsabile del settore Aviation del Fondo Akfed (Fondo Aga Khan per lo sviluppo economico) del Principe Aga Khan.
Il primo segnale negativo è arrivato però a maggio 2013 quando la compagnia esce dalla Borsa di Milano, poi i disagi. Solo una serie di sfortunate coincidenze o realmente si pensa alla vendita? E’ giusto che siano i passeggeri ad essere penalizzati dai problemi interni di gestione? Come mai i disagi si verificano sempre nel periodo estivo quando i viaggiatori si recano in vacanza? Si rischia un altro caso Windjet?
di Barbara la Rosa – www.barbaralarosa.it