Letta: le imprese adesso assumano. Ma come assumono se non ci sono commesse?In evidenza
ROMA-C’è qualcosa che non mi torna in merito all’entusiasmo sul pacchetto lavoro europeo e i fondi che si riceveranno.

ROMA-C’è qualcosa che non mi torna in merito all’entusiasmo sul pacchetto lavoro europeo e i fondi che si riceveranno. Il premier Letta esulta, anzi: ”Adesso sta alle imprese, le imprese non hanno alibi, possono assumere giovani con una forte defiscalizzazione, ovviamente a tempo indeterminato – ha affermato Letta a Bruxelles sottolineando che sul lavoro ”bisogna rifuggire da aspettative eccessive”. Cioè, io sono un imprenditore, per ricevere gli incentivi dallo stato devo assumere un giovane a tempo indeterminato, quando poi come azienda ho una carenza di commesse causa il blocco dei consumi interni. Ad esempio la Fiat aveva programmato due milioni di auto e ne produce 400mila, è evidente che se non produce è perché il mercato non le richiede. Come è evidente che chi produce scarpe, oggi diventate un bene di lusso, non lo fa perché gli italiani non comprano. Questo vale per l’intero mercato produttivo.
Quindi come si pretende che le imprese assumano a tempo indeterminato quando non hanno lavoro? Cosa gli devono far fare agli assunti?
Forse sarebbe opportuno prendere questi soldi e darli alle imprese. Attraverso la camera di commercio chiamare a se tutte le imprese che dal 2010 ad oggi hanno chiuso battenti per colpa dello stato che ha inasprito la pressione fiscale, restituirgli tutto quello che Equitalia si è preso, e invitarli a riaprire le attività dandogli degli incentivi a fondo perduto. Credetemi, siete fuori di testa, quello che avete fatto non porterà nessun beneficio se non si muove l’economia interna. Evidentemente al premier Letta e il suo governo è sfuggito che dall’inizio dell’anno hanno chiuso un mare di imprese, e se esse non riaprono, non ci sarà mai lavoro.