Categories: Cronaca

A 59 milioni di bambini nel mondo manca tutto, la politica predica bene ma razzola male

Io non credo ai proclami sull’immigrazione, non ci ho mai creduto, sono solo un modo per attirare consensi e non aiutano chi veramente ha bisogno. Nel mondo 59 milioni di bambini non hanno nulla, manca tutto. Anche le cose che per noi sono superflue, per loro è un’esigenza di vita. I dati dell’Unicef mostrano un numero storico di bambini costretti a lasciare le proprie case, le loro terre, per chiedere protezione. I conflitti restano le cause principali, oltre a fame, malattie infettive ed eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico, che costringono altri milioni di persone a cercare aiuti salvavita.
Il problema che questi 59 milioni di bambini non riescono a salire sui gommoni degli scafisti, non possono permetterselo. Restano a soffrire e morire sotto gli occhi del mondo intero. Loro hanno bisogno di essere aiutati lì dove sono nati e non fuggire.
Una bambina di 14 mesi che vive ad Aweil in Sud Sudan. Adut era così debole che non riusciva né a camminare, né a giocare a causa della malnutrizione acuta di cui soffriva. È guarita grazie ai valori più importanti del Natale. Quelli nutrizionali. Nel centro nutrizionale sostenuto dall’UNICEF ha ricevuto la terapia con le bustine di alimento terapeutico, che finalmente le ha permesso di riprendere a giocare. Ma ci sono ancora tanti altri bambini malati. L’Unicef chiede di donare le bustine di alimento terapeutico e salvali. Ecco, i politici di tutto il mondo, specialmente quelli europei, che tanto si sbattono per l’immigrazione, perché non mettono in campo risorse per queste bustine e fare in modo che arrivino a questi bambini? no per loro è importante propagandare i drammi di serie A poi quelli di serie B non interessano.
La situazione più critica riguarda i rifugiati siriani e le comunità ospitanti in Egitto, Giordania, Libano, Iraq e Turchia. L’Unicef stima necessari aiuti per 864,1 milioni di dollari. Segue lo Yemen (535 milioni di dollari), la Siria (294,8 milioni di dollari), la Repubblica Democratica del Congo (262,7 milioni di dollari) e il Sud Sudan (180,5 milioni di dollari). Con il denaro che spera di raccogliere, l’Unicef intende curare da malnutrizione acuta grave 5,1 milioni di bambini, vaccinare contro il morbillo 8,5 milioni di bambini e fornire accesso ad acqua potabile, per uso domestico e per l’igiene personale a 28,4 milioni di persone. Inoltre, potrebbe assicurare l’accesso a servizi per la salute mentale e psicosociale a 4,5 milioni di bambini e alle persone che se ne prendono cura, e far fronte alla violenza di genere per 1,4 milioni di bambini e donne.

Redazione

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