Mar. Dic 5th, 2023

La Gran Bretagna può fare da scuola in questa fase dell’epidemia. Erano ad un passo dal “liberi tutti” ma Boris Johnson sta prendendo tempo e rinvia di quattro settimane il giorno delle totali riaperture previste per il 21 giugno. La variante indiana (o Delta) inizia a far paura, infatti la nuova impennata di nuovi casi (7.490 in 24 ore) in aumento del 49% rispetto, e otto decessi, impensierisce non di poco i vertici sanitari britannici.

L’Italia non può sentirsi immune da tutto ciò, visto che la prima avvisaglia già c’è stata. Il primo assaggio della variante indiana, che deve preoccupare anche il nostro paese, si è avuta a Milano, all’interno di una palestra, dove sono risultate positive dieci persone di cui una, colpita da questa mutazione del virus nonostante avesse già completato il ciclo vaccinale. L’esito del sequenziamento dirà se, nei prossimi giorni, anche gli altri pazienti colpiti avranno contratto la variante indiana. A preoccupare è l’elevata trasmissibilità simile alla variante sudafricana (60% in più rispetto alla variante inglese) ma soprattutto la capacità di sfuggire ai vaccini che preoccupa maggiormente gli esperti.

Quindi la Gran Bretagna è la prima, ancora una volta, come già successe con la variante inglese, a fare da scuola verso il futuro di questa epidemia. Loro avevano già aperto quasi tutto e tolto anche l’obbligo della mascherina, ma ora il numero elevato dei contagi fa prendere con le pinze le riaperture, poiché l’incertezza scientifica di questi ultimi mesi sta prendendo corpo.