Gio. Mar 23rd, 2023

È diventato cronico l’effetto estate sui roghi e sulla puzza di munnezza. Ogni anno sempre la stessa litania. Si scende in campo per difendere la salute dei cittadini a convenienza, mentre il problema ha un tempo di dodici mesi continui. Troppo bravi, amministratori e non, a fare da inibitori del dramma e chiedere soluzioni, ma solo nel periodo estivo, quando la puzza è talmente esagerata e non si può far finta di niente. Non appena si chiudono porte e finestre, torna il silenzio, tanto nessuno sente più nulla.

Come al solito sono chiacchiere da marciapiede. Le solite. Il problema rimane irrisolto e si ripresenterà alla prossima estate. Un fenomeno causato dalla cattiva politica e dalla cattiva gestione dei rifiuti in Campania.

Spesso mi chiedo perché i sindaci del territorio, non si incatenano fuori al palazzo della regione Campania a Napoli, (io sono il primo a venire) minacciando di andare via solamente quando esce fuori un documento approvato che, attesti, la partenza di tutte le operazioni di bonifica dei territori e un nuovo piano sui rifiuti che elimini definitivamente anche i cinque milioni di eco-balle che ancora giacciono a Taverna del re. Lo stesso si può fare a Roma, fuori ai palazzi del potere politico, finché la Campania non sia liberata da questo infame problema. Le strade ci sono, solo che sembra non conviene percorrerle. Nel frattempo continuiamo a consegnare morti di tumore ai cancelli dei cimiteri e si continua ad ascoltare le solite invocazioni che finora non hanno portato a nulla. O si fa sul serio o il problema non si risolve mai. Tanto dall’alto delle istituzioni politiche sanno fare solo propaganda politica e orecchie da mercanti.