Gio. Mar 30th, 2023

QUARTO- All’indomani del ritiro delle dimissioni di Rosa Capuozzo, ex sindaco dei cinque stelle, Quarto si risveglia più sicura di non ritornare al voto. Un atto di coerenza, quello della Capuozzo, che pone fine alla luna di miele con i cinque stelle. Un movimento che, vuoi o non vuoi, al suo interno ha pezzi che sono riconducibili alla vecchia passione politica. L’Italia è questa, è inutile girarci intorno, quindi all’interno dei cinque stelle c’è gente che ha sempre votato, e votando ha dato la preferenza a questo o quel partito, come ha dato la preferenza a questo o quel candidato. Hanno comunque una storia, seppur solo da elettori, hanno votato la vecchia politica con di sicuro un ideale politico che li apparteneva. Come ci sono persone che hanno avuto tessere di altri partiti.

Grillo ha messo su un movimento nuovo, ma forse ha sottovalutato che alla fine al suo interno ci entravano tutti e giungevano da altri percorsi politici. Tutto normale, per carità, ma essere diversi significa non far entrare nessuno che abbia già portato le bandiere di altri partiti, ed è cosa impossibile. Quindi la rete ha fallito, perché  stando a contatto col territorio si evita di sbagliare, e saper individuare le persone attraverso la loro storia familiare e politica è l’unica soluzione. Quello che purtroppo il M5S non ha e di errori ce ne saranno a valanga fino a quando non è più la rete a stabilire i percorsi. Il movimento è stato votato da dieci milioni di italiani, ma a votare in rete ci sono sempre poche magliaie di persone che determinano scelte che altri non condividono.

Non è una questione solo di Quarto, mo ovunque ci sono elezioni amministrative ti rendi conto di quante veline del passato oggi sono entrate nel M5S pur di continuare a rimanere in sella a qualche cavallo di razza. Purtroppo nessuno lo capisce, e poi si determinano situazioni simili a quella di Quarto o altre che hanno portato all’epurazione di attivisti eletti. A Quarto si registra la stessa cosa che è successa a Parma, in modo differente, ma con un sindaco che decide di andare avanti nonostante i richiami del movimento. A Grillo sfugge che si può vincere alla grande, ma si perdere alla stessa maniera. Basta che Grillo fa una cronistoria della politica italiana e locale, per scoprire che partiti come IDV, Verdi, Rifondazione Comunista, che raggiunsero anche percentuali del 13%, oggi sono ridotti allo zero virgola, solo perché nel locale nessuno li ha più votati. Non ci vuole molto per cadere. Bastano pochi anni per scomparire. E si scompare quando si sbaglia nelle realtà locali, è lì che si vota, e non certamente sulla rete. Tutti possono sbagliare, ma ad ogni errore c’è sempre un rimedio. La Capuozzo può darsi che abbia sbagliato, ma forse non ha ragione di temere nulla, quindi ha fatto benissimo a continuare, poi saranno gli elettori a giudicarla in base alle cose che riuscirà a fare. Come a Parma Pizzarotti è giudicato dalla sua città per quello che sta facendo.