Affari tuoi, altro che montepremi: il vincente porta a casa il debito con lo Stato | Alla fine ti restano gli spiccioli

Stefano De Martino

Stefano De Martino (Wikipedia) - Quotidianoitalia.it

Chi vince ad “Affari tuoi” non è in realtà un vero vincitore. Quello che ottiene davvero è un debito. La fa rimanere con pochissimi soldi. 

In Italia, i quiz televisivi e i giochi a premi sono un appuntamento fisso per milioni di spettatori. Tra questi, “Affari Tuoi” si distingue per il suo formato che unisce suspense, fortuna e una forte componente emotiva, che tiene incollati al televisore gli appassionati.

I concorrenti, di fronte all’enigmatico Dottore, si trovano a dover prendere delle decisioni difficili, con la speranza di portare a casa il premio più ambito, ovvero 300.000 euro.

Tuttavia, ciò che molte persone non sanno è che la realtà dietro al montepremi è molto diversa dall’apparenza.

Quello che il vincitore ottiene non è infatti una vera e propria vittoria, ma piuttosto un debito con lo Stato. L’importo finale è infatti molto più ridotto di quanto sembra.

La vera vittoria, un debito verso lo Stato

Il detto proverbiale “non è tutto oro quel che luccica” si applica perfettamente alle vincite di “Affari Tuoi”. In base alla legge italiana, le vincite dei giochi a premio sono soggette a delle tassazioni, pari al 20%, che vengono trattenute alla fonte.

A queste bisogna poi aggiungervi un’IVA del 22%, che va a carico del concorrente. Il risultato è quindi un importo nettamente inferiore rispetto a quello annunciato, con un taglio che può arrivare anche a quasi metà della vincita.

Soldi
Soldi (Pixabay) – Quotidianoitalia.it

Pochi spiccioli rimasti a causa delle tasse

Considerando che le vincite di “Affari Tuoi” non vengono corrisposte in denaro, ma in gettoni d’oro, è necessario convertire in euro la vincita. Ciò però comporta altri costi, come le commissioni, che vanno ad aggiungersi a un’IVA del 22%, che va a carico del concorrente.

Alla fine quindi la vincita si riduce notevolmente. Quello che inizialmente sembrava un tesoro, si trasforma infatti in un premio che lascia al vincitore solamente degli “spiccioli” di un montepremi dimezzato dalle tasse e dalle spese di commissione. Come sottolineano le inchieste giornalistiche, un vincitore che si aggiudica il pacco di 300.000 euro, si ritrova a fare i conti con un debito verso lo Stato e con delle spese che riducono di molto il valore effettivo. Dietro l’emozione per la vincita, si nasconde quindi una realtà che trasforma quello che sembra un sogno in un risveglio amaro. Altro che vincita.