Categories: Cronaca

Agli angeli che lavorano a Rigopiano pane e nutella e cena alle quattro del mattino

ROMA- Certo che questo PARTITO DEMOCRATICO si sta riempiendo di vergogna mostrando in pieno l’incapacità di guidare una nazione e gestire le emergenze. Uomini e donne che dovrebbe coprirsi il volto dalla vergogna che hanno accumulato in queste ore. A dare sfogo alla rabbia per quello che sta succedendo a Rigopiano, ma anche in tutte le altre zone colpite dal terremoto e dal maltempo, è il sindaco dei vigili del fuoco Conapo per voce di Antonio Brizzi, che dalle colonne del Tempo oggi ha raccontato come stanno lavorando gli operatori dei vigili del fuoco all’albergo di Rigopiano.
«Solo venticinque vigili del fuoco lavorano a Rigopiano nelle ricerche dei ventiquattro dispersi nella notte. Undici uomini di Pisa, otto di Roma e appena sei di Pescara – sottolinea Antonio Brizzi, segretario generale del Cona o -. Il personale é scoraggiato dal fatto che, per ordini dall’alto, durante la notte sia stato ridotto perfino del 30% mentre in situazioni simili ci sarebbero dovuti essere 300 pompieri a ogni ora a tirare fuori le persone da sotto la neve». «Ci vorrebbe un esercito -si sfoga uno dei vigili del fuoco al lavoro nella zona di Farindola-. Invece siamo pochi, talmente pochi che una zona dell’hotel non è stata proprio battuta. Nelle immagini che stanno girando in questi giorni si vedono centinaia di uomini: sono quelli del soccorso alpino, bravissimi, generosi, che si danno un gran da fare. I vigili del fuoco, gli unici in grado di scavare senza fare danni, però, sono appena quaranta durante il giorno. «Eppure basterebbe mettere delle torri-luce per lavorare anche la notte -spiega Marco Piergallini, pompiere e sindacalista Conao, in prima linea all’hotel Rigo piano -. Siamo sempre gli stessi, ogni tanto chi si stanca va a riposare un’oretta. Ieri (sabato ndr) sono finalmente riuscito a lavarmi i denti per la prima volta da quando sono arrivato, mercoledì scorso. Non c’è nemmeno un bagno chimico, e siamo in tanti qui, tra carabinieri, guardia di finanza, volontari, poliziotti, soccorso alpino e noi pompieri. La pipì la facciamo nella neve, per tutto il resto c’è il bosco. Il nostro pranzo di oggi è stato mezzo panino con la Nutella, una merendina e un succo di frutta. La cena di ieri è arrivata alle 4 di notte: la pasta e fagioli era talmente compatta che il mestolo si reggeva da solo».

Redazione

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