Mer. Mar 29th, 2023

ROMA- Era il pupillo di Silvio Berlusconi, era designato quasi come suo erede, ora invece inizia a preparare gli scatoloni dove deporre il suo percorso politico che finisce in malo modo, scordato da tutti. Alfano esce dalla politica dalla porticina di servizio, quella dei fornitori. La sua è la parabola consumata piuttosto rapidamente di un uomo che sembrava destinato a cambiare la politica e invece è finito inghiottito dal vortice M5S ancor prima di che si andasse a votare.

La sua scelta è stata quella di non candidarsi, forse aveva già previsto che per lui si prefigurava una figuraccia mai vista com’è successo al suo amico Fitto, un altro che voleva fare il capo dei capi ed è finito nel burrone. Le manie di grandezze non gli sono servite. Il suo modo di fare non è piaciuto e quindi per lui non c’era più storia.  Finisce a preparare gli scatoloni per dire addio al palazzo. Si dissolve nell’irrilevanza politica che hanno caratterizzato le sue bizzarre scelte.