Anche la Spagna volta pagina, fine del sistema bipolare

ROMA- Finisce dopo 40 anni un era: in Spagna si è spento il sistema bipolare che finora aveva gestito, alternandosi, le sorti del paese. Con l’irruzione in Parlamento di decine di deputati di Podemos e di Ciudadanos,gli spagnoli mandano  soffitta il vecchio sistema politico.

Anche la Spagna volta pagina, fine del sistema bipolare

ROMA- Finisce dopo 40 anni un era: in Spagna si è spento il sistema bipolare che finora aveva gestito, alternandosi, le sorti del paese. Con l’irruzione in Parlamento di decine di deputati di Podemos e di Ciudadanos,gli spagnoli mandano soffitta il vecchio sistema politico. Elezioni sono state vinte, senza, maggioranza, dal premier popolare uscente Mariano Rajoy. Sullo scenario del risultato elettorale complicato rischia di dare un ruolo senza precedenti al giovane re Felipe VI, che potrebbe dover mediare per evitare lo spettro di un ritorno anticipato alle urne.
Il responso delle urne vede il Pp ottenere il 28,7% dei voti e 123 seggi su 350 nel nuovo Congresso di Madrid. Perde 63 deputati e la maggioranza assoluta rispetto alla legislatura uscente. Il Psoe di Pedro Sachez arriva secondo con il 22,01% e 90 deputati. Ne perde 21 ma riesce a evitare l’umiliante sorpasso di Podemos grazie soprattutto alla buona tenuta in Andalusia. Il partito post-indignado di Pablo Iglesias, dopo una spettacolare rimonta negli ultimi giorni di campagna, registra un successo storico e sbarca in parlamento con 69 deputati, vincendo in Catalogna e nel Paese Basco. Quarto con il 13,9% e 40 deputati si piazza l’altro partito anti-casta, il centrista Ciudadanos di Albert Rivera, crollato nelle ultime due settimane.
Quelli che possono esultare dopo il voto sono i due partiti anti casta, in particolare Podemos. I due partiti anti-casta formati un anno fa irrompono in parlamento con 109 deputati su 350 e provocano uno tsunami politico. Sono determinati a restare prendendo il posto, e mandando progressivamente in pensione, i ‘vecchi’ Pp e Psoe.