ROMA – i Grillini ancor prima di iniziare stanno sbagliando tutto. Il loro spettacolo confusionale può creare difficoltà agli elettorali, e la loro credibilità potrebbe colare a picco come quella del PD. «Una nazione intelligente con meno leggi e più investimenti in tecnologie per migliorare la qualità della vita degli italiani “– ha detto il candidato premier Di Maio. Fuori mondo, proprio perché la super tecnologia ha distrutto il mondo del lavoro, e se si continua così gli umani devono essere uccisi alla nascita perché sulla terra non hanno nulla da fare. Poi va ricordato a Di Maio che proprio la tecnologia ha distrutto i rapporti umani, e il M5S ne sa qualcosa, poiché fa politica dentro una scatola chiusa che si chiama computer.
Se ne scorgono esempi lampanti durante il tour domenicale che porta Di Maio alla Triennale di Milano che si parlava di robotica. Il movimento alle prossime elezioni può anche essere il primo partito, ma di sicuro andrà all’opposizione perché non sarebbe in grado di formare una maggioranza, visto che, non si allea con nessuno. Purtroppo l’Italia è questa: se non ti allei non governi, quindi il movimento potrebbe anche fare l’espluà ma alla fine finirebbe come il vecchio PCI: oppositori a vita. «La sera stessa delle elezioni faremo un appello pubblico, chiederemo di votare la fiducia alla nostra forza politica e al nostro governo sui temi, quindi ci incontreremo con chi risponde, alla luce del sole, per spiegare quali sono i nostri obiettivi programmatici” – ha detto di Di Maio». E qui credo che abbia messo in campo la sua elementare incapacità di poter fare il premier, poiché nessuno gli darebbe la possibilità di fare un governo appoggiandolo dall’esterno, e poi il suo governo sarebbe in bilico alla prima proposta di legge non avendo una maggioranza capace di appoggiarlo con lealtà. Caro Di Maio, se continui ad andare in giro a sparare queste eresie, gli italiani non ti daranno fiducia nemmeno per farti diventare il primo partito.
A dare il colpo di grazia a quello che sarebbe il movimento in caso di vittoria ci pensa Davide Casaleggio, figlio dello scomparso Gianroberto in una intervista al Quotidiano Nazionale, ed ha fatto capire che ama più le macchine che gli uomini, preferisce i chip ai cervelli, la fibra ottica alla carne, la perfezione del calcolo dei computer alla fallibilità umana. Casaleggio ha fatto capire che preferisce un paese fatto di macchine e non di uomini, cosa che di sicuro irriterà gli elettori.
Queste prime battute di campagna elettorale di sicuro non giovano al movimento. Questa politica non piace agli italiani, ed è assodato, ma non è detto che per forza debbano credere al movimento come soluzione ai tanti male se ascoltano queste baggianate, che nulla centrano con lo stato di difficoltà degli italiani, che vogliono il lavoro e non le macchine che li sostituisce. Vogliono un governo capace e non di sicuro un governo che non garantisca la governabilità. Sia il caso che il movimento si metta a cercare nei territori uomini e donne che abbiano un certo carisma, e abbandonare l’idea che la politica si faccia con un computer.
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