Eravamo a ridosso del Natale 2020, al governo c’era ancora il Conte II, i politici iniziavano la grande pubblicità sul siero, che da lì a poco, il 27 dicembre, sarebbe stato inoculato per primo ai sanitari. Un tam tam mediatico che risollevava gli animi degli italiani, convinti più che mai che l’incubo sarebbe finito per sempre. “Con il siero siamo fuori dall’epidemia” gridava qualcuno, altri “con il siero ci riprendiamo la nostra libertà”, insomma, proclami su proclami. Il 13 febbraio 2021, il signor Renzi, fa cadere il governo Conte II. Pochi giorni, e a Palazzo Chigi sale Mario Draghi, ormai considerato da più parti il salvatore della patria. E dopo i proclami e la salita di Draghi alla guida del governo, la situazione diventa sempre più rigida per gli italiani, ovvero, per una parte di italiani che non si volevano piegare agli ordini di Draghi e del governo PD-M5S-LEGA-FORZA ITALIA- ITALIA VIVA E SINISTRA. Infatti, il 15 ottobre 2021 nasce il green pass come strumento di libertà per chi si era seriato. Tutti felice e contenti. Fino a quando, però, i contagi iniziano a salire a dismisura a ridosso di questo Natale. Qualcosa è andata storta?
Infatti i contagi ora salgano e c’è lo spettro che dopo Natale, passata l’euforia delle feste, i contagi possono schizzare più in alto di quanto stanno schizzando adesso. Ma il governo Draghi non ci sta, e per il 23 dicembre ha già convocato il consiglio dei ministri per mettere in campo ulteriori restrizioni affinché si possa combattere la nuova variante Omicron che, ormai, dilaga in tutta Europa. Misure che prevenderebbero ulteriori restrizioni un po’ per tutti. Lo scorso Natale si esultava, questo Natale si guarda al domani con molta preoccupazione, tanto che anche i più fiduciosi iniziano ad avere dubbi su quello che si è fatto in tutto questo 2021. Insomma, sarà di nuovo un Natale come va va nonostante un nuovo governo e il siero inoculato al 90% di popolazione tra prima e seconda dose e con la terza in corsa. Non ci resta che augurare un buon Natale 2022