PIACENZA- L’indagine è partita alla fine dell’anno scorso da segnalazioni di cittadini, dove le telecamere nascoste hanno incastrato uno dei 50 “furbetti del cartellino (su 631 dipendenti) indagati che dopo aver timbrato – per se stessi o altri – andavano in palestra o a fare la spesa. Uno di questi dipendenti è scattato l’arresto ai domiciliari perché usava l’auto del Comune per aver rapporti sessuali con una prostituta, per di più minorenne, durante l’orario di lavoro. Per lui l’accusa di prostituzione minorile e di violenza sessuale. Nell’inchiesta si è scoperto di tutto, qualcuno non si presentava neppure in ufficio o invitava un’amica a pranzo facendosi però pagare gli straordinari. C’era anche chi effettuava consegne con un camioncino comunale. Dei 50 indagati, 39 hanno l’obbligo di firma, 10 sono a piede libero.
Terribili notizie per gli italiani: con l'arrivo del decreto sicurezza, la Polizia avrà pieni poteri,…
Una nuova e pericolosa truffa minaccia gli utenti di WhatsApp. Le autorità hanno appena lanciato…
Gli Stati Uniti ti stanno dissanguando. Si, è proprio l'America a gestire il flusso delle…
Bonus clamoroso per gli hotel, che ti consentirà di andare in vacanza e di ricevere…
La Conad ha ritirato un prodotto dal mercato con all'interno un vero e proprio rischio…
Il ciclo vizioso dell'auto, un sistema che costringe a indebitarti: L'ipocrisia della "transizione ecologica" e…