Aperti solo 4 alberghi su dieci, la crisi è profonda

La crisi del comparto turistico è acuta. Al momento non si vedono spiragli di luce intorno al comparto che, inevitabilmente, si trascina dietro una filiera lunga messa in crisi dal coronavirus.

Aperti solo 4 alberghi su dieci, la crisi è profonda

La crisi del comparto turistico è acuta. Al momento non si vedono spiragli di luce intorno al comparto che, inevitabilmente, si trascina dietro una filiera lunga messa in crisi dal coronavirus. Da pochi giorni è venuto meno il divieto di spostamento tra le regioni, però solo il 40% degli alberghi italiani è attualmente aperto. Gli altri, il 26.8% ha già deciso che rimarrà chiuso per tutto il mese di giugno. Sono i primi risultati dell’indagine mensile di Federalberghi, presentati in audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. A maggio, nel comparto ricettivo sono andati in fumo circa 118mila posti di lavoro stagionali. Solo il 78.9% degli alberghi italiani prevede di essere aperto ad agosto, nonostante si tratti tradizionalmente del mese clou per il mercato delle vacanze.
I mesi che facevano dell’Italia la culla del turismo e aprivano le danze per l’intera stagione estiva erano proprio marzo, aprile e maggio, per poi avere i mesi chiavi dell’estate che sono appunto giugno, luglio e agosto. L’epidemia ha spazzato via i primi quattro mesi. La speranza è quella di vedere turisti stranieri in Italia perlomeno nei mesi di luglio, agosto e settembre. Fra pochi giorni si riapriranno le frontiere un po’ dappertutto, e l’auspicio che la paura non faccia da padrona e le persone possano ritornare a visitare il bel paese.